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NUOVA CONTAMINAZIONE NELLA CENTRALE DI CATTENOM

Nel silenzio assoluto dei media nazionali e delle FINTE "opposizioni".

12 febbraio 2011 - NUOVA CONTAMINAZIONE NELLA CENTRALE DI CATTENOM
In meno di dieci giorni la centrale nucleare ha appena registrato la terza contaminazione.

Ieri pomeriggio sono state rilevate tracce di contaminazione in due uomini, uno dei due presenta tracce di contaminazione interna.
Ieri pomeriggio due dipendenti della Società Boccard hanno fatto suonare l’allarme di sicurezza all’uscita da una zona controllata, dal reattore 3 della centrale nucleare di Cattenom.

Uno dei due era intervenuto su delle tubature. L'altro effettuava dei controlli tecnici di sorveglianza. Entrambi lavoravano in una zona controllata, nell'edificio reattore 3, attualmente fermo da dieci anni.
Il 1 febbraio un altro dipendente è stato vittima di una contaminazione interna dal cobalto 60.
Oggi sappiamo che l'inalazione della polvere è avvenuta mentre l'uomo si svestiva.

Ed è proprio nella stessa zona che ieri si è verificata la nuova contaminazione. «L'uomo stava lavorando ad cantiere vicino» si dichiara alla centrale. Sembra sia caduto un oggetto che abbia spostato delle polveri facilmente assimilabili.
 

 

CASO CONFERMATO
Appena dato l'allarme, i due uomini sono stati affidati al servizio medico.

 

La contaminazione interna è stata confermata per uno dei due dipendenti.
Se resterà inferiore al 40esimo del limite annuo consentito (20 mSv), l'operaio non potrà più intervenire in zone ad alto rischio, fino ad autorizzazione medica. E ci vorrà del tempo… per eliminare la contaminazione.
Ora questi due nuovi casi di contaminazione, di cui una contaminazione interna, pongono una domanda. I sindacati contestano di non essere informati dalla dirigenza. «Vogliamo conoscere gli elementi scambiati e sapere se le condizioni di sicurezza sono state rispettate o meno», afferma Claude Mathieu (FO). Gli uomini temono che il cantiere non sia pulito quanto dovrebbe essere necessario. Si tratta della visita decennale più importante mai effettuata nell’impianto nucleare francese. Nell'edificio del reattore, in 24 ore, sono state autorizzate 500 entrate. «È infernale. Bisognerebbe vederlo …», si preoccupa Claude Mathieu. «L'aspetto economico ha i suoi limiti. È una questione di sicurezza.» L'uomo confessa che le sue truppe cominciano a "bollire".

INCOMPRENSIONE
«Non si capisce perché la direzione non comunica con i suoi dipendenti. Logicamente, dopo un avvenimento di tale portata, dovrebbe essere convocato un CHSCT [Comitato di igiene, di sicurezza e delle condizioni di lavoro]. Mentre qui l'ispettorato del lavoro ha accettato di garantire che le informazioni siano trasmesse solo al segretario del CHSCT, insieme al compito di diffonderle.»
Ma le informazioni sugli incidenti non arrivano necessariamente a tutti. «Ad esempio sulla presenza di radioattività nel circuito di distribuzione di acqua demineralizzata, incidente classificato come livello 0 … accaduto a metà gennaio! Seppure la perdita è stata contenuta, mi pare di capire che fanno fatica a localizzarla.»
Ieri, sui reattori 1 e 2, è stato dichiarato un altro evento significativo di livello 1. Un'anomalia sul supporto di cemento delle pompe di raffreddamento. Le pompe funzionano normalmente, ma lo strato superiore del cemento presenta delle fessure. Questi supporti dovranno essere rinforzati prima di essere cambiati.
Laurence SCHMITT

 

Fonte: Laurence Schmitt, 12/02/2011 - Le Republicain Lorrain


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