Ecco in cosa consiste il supposto reattore "di 4
generazione" tanto caro ai Bersani ed
a
tutti quei deputati italiani che recentissimamente
hanno votato al Parlamento Europeo una Risoluzione
Contenente un punto favorevole al NUCLEARE in vista
di Copenhagen.
Ma veniamo alla denuncia di Sortir du Nuclèaire:
Il "Grande prestito":
ancora un miliardo sprecato nell'illusione nucleare.
- Il supposto reattore "di 4 generazione" è
solamente il ritorno di Superphénix... di cui il
nuovo insuccesso è inevitabile.
- Nell'era di Copenaghen, sarebbe meglio investire
nel risparmio energetico e le energie rinnovabili.
La Rete "Sortir du nucléaire" esprime la sua piu'
ferma opposizione all'annuncio del Presidente della
Repubblica Francese, a proposito del "grande
prestito", dove un miliardo di euro sta per essere
destinato al progetto illusorio di reattore nucleare
detto di "4° generazione".
Difatti, dietro una supposta "quarta generazione", che
è solamente un'invenzione marketing, si tratta
di un nuovo tentativo di mettere un surgénérateur,
che l'industria nucleare fallisce da oltre 50 anni
il tentativo di farlo funzionare.
L'industria nucleare francese non sempre ha digerito
il suo insuccesso cocente col surgénérateur
Superphénix, arrestato
definitivamente nel 1997 dopo
un seguito ininterrotto di guasti e lo spreco di 65
miliardi di franchi, 10 miliardi di euro. Il
progetto di reattore detto "di quarta generazione"
non è dunque niente altro che il ritorno di
Superphénix che, conformemente al mito, potrebbe
rinascere da queste ceneri dunque... per fallire
nuovamente.
Monsieur Sarkozy che ha una conoscenza
superficiale del nucleare (addirittura durante il
dibattito alle elezioni presidenziali con la Sig.ra
Royal),
ha ripetuto ciò che gli soffiavano i dirigenti del
Commissariato all'energia atomica, millantando che
questi reattori "ricicleranno l'uranio ed il
plutonio e produrranno molto meno rifiuti". In
effetti è alla "ricollocazione" di progetti scaduti
dell'industria nucleare che si assiste.
Una volta di più, senza che mai il parere della
popolazione sia stato sollecitato, l'industria
nucleare si fa attribuire sempre più dei bilanci
importanti in scambio... delle belle promesse.
Si possono paragonare gli annunci sui reattori "di 4
generazione" a quelli concernenti il reattore ITER,
del resto dedicato alla fusione nucleare: i bilanci
aumentano, le ricerche sono supposte avanzare... e
l'obiettivo finale si allontana sistematicamente.
Nell'Era di Copenaghen, e mentre l'avvenire del
pianeta necessita azioni immediate, bisogna
investire nel risparmio energetico e le energie
rinnovabili, e NON in progetti certamente destinati
all'insuccesso e che, secondo gli stessi promotori,
non potrebbero finire, per la migliore delle
ipotesi, prima di 30 anni.
FONTE: Sortir Du Nucléaire
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