Quirra: Il
Decreto di sequestro della Procura di Lanusei
TORIO: MITO ASSASSINO - I FATTI VOL. 3
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Senato.
Accadeva il 13 Giugno 2012. Audizione del
Presidente della SGS Italia SpA.
Interviene il dottor Duilio Giacomelli,
presidente della SGS Italia SpA, accompagnato
dal professor Armando Zingales, presidente
dell'Ordine dei chimici, dal dottor Peter Mazzei,
responsabile marketing, comunicazione e
relazioni istituzionali e dal dottor Giovanni
Landolfi, responsabile dell'Ufficio Stampa della
SGS Italia SpA.
Attaccarsi agli specchi per NEGARE e
Sottovalutare: «il pecorino al torio è stato
prodotto fuori dal poligono, in un agriturismo
dove nessuno ha mai sparato missili MILAN.....
»... COME SE LA CONTAMINAZIONE DA URANIO O TORIO
FOSSE UN FATTO DI "FISSA DIMORA"....
My Great Web page
LA
PROTESTA DI KOODANKULAM È COMPLETAMENTE LEGITTIMA
di Prashant Bushan - Senior Lawyer - Supreme Court of India:
TORIO: MITO ASSASSINO - I FATTI VOL. 3
[Source:
Senato Della Repubblica - MERCOLEDÌ 13 GIUGNO
2012
- 75ª Seduta.]
Presidenza del Presidente
COSTA
Interviene il dottor Duilio Giacomelli,
presidente della SGS Italia SpA, accompagnato
dal professor Armando Zingales, presidente
dell'Ordine dei chimici, dal dottor Peter Mazzei,
responsabile marketing, comunicazione e
relazioni istituzionali e dal dottor Giovanni
Landolfi, responsabile dell'Ufficio Stampa della
SGS Italia SpA.
Assistono alla seduta, ai sensi dell'art. 23,
comma 6 del Regolamento interno, i collaboratori
della Commissione, dottor Antonio Onnis, dottor
Armando Benedetti, dottoressa Marina Nuccio.
La seduta inizia alle ore 14,15
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il PRESIDENTE avverte che verrà redatto e
pubblicato il resoconto stenografico della
seduta odierna. Dispone altresì, ai sensi
dell'articolo 13, comma 3 del Regolamento
interno, l'attivazione del circuito audiovisivo.
Audizione del Presidente della SGS Italia SpA
Il PRESIDENTE rivolge un cordiale saluto di
benvenuto al dottor Duilio Giacomelli,
presidente della SGS Italia e ai suoi
accompagnatori. Ricorda che il dottor Giacomelli
gli ha inviato il 30 maggio una nota nella quale
chiedeva di essere ascoltato per poter precisare
davanti alla Commissione le affermazioni, da lui
definite inesatte, rese dal dottor Fiordalisi
sul conto della SGS Italia, nel corso
dell'audizione dell'8 maggio 2012. Nella stessa
nota il Presidente della SGS Italia ha precisato
che, a suo avviso, le affermazioni del
Procuratore della Repubblica di Lanusei
risultano fuorvianti ai fini dell'inchiesta
condotta dalla Commissione.
Il Presidente ricorda altresì che
l'Ufficio di Presidenza integrato dai
rappresentanti dei gruppi politici, nella seduta
del 6 giugno, ha deliberato di accogliere la
richiesta e di procedere quindi all'audizione.
Rispetto a quest'ultima, in via preliminare, fa
presente che la Commissione, nella valutazione
delle circostanze di fatto relative
all'accertata condizione di grave inquinamento
di alcune parti del Poligono di Salto di Quirra,
non ha sposato alcuna tesi ed ha consegnato
alcune conclusioni alla Relazione intermedia
sulla situazione dei poligoni di tiro, approvata
all'unanimità nella seduta del 30 maggio.
Pertanto, essendo ancora in corso l'inchiesta
parlamentare, tutte le opinioni vengono
ascoltate con eguale rispetto e attenzione,
riservandosi però la Commissione di trarre in
piena autonomia le proprie conclusioni.
Inoltre - prosegue il Presidente - in assenza
del dottor Fiordalisi, corre l'obbligo di
precisare che questi è stato ascoltato dalla
Commissione, nell'esercizio delle sue funzioni
di magistrato inquirente, e ha dato conto dei
risultati obiettivi emersi nel corso
dell'inchiesta svolta, adottando toni
equilibrati e privi di forzature polemiche, con
la pacatezza che conviene ad un magistrato
nell'esercizio della sua funzione.
Il dottor GIACOMELLI, dopo avere
ringraziato la Commissione per avere accolto la
richiesta di audizione, fa presente che la
presenza della SGS in Commissione è dettata
unicamente dall'intento di rettificare alcune
inesattezze emerse durante l'audizione del
dottor Domenico Fiordalisi, svoltasi l'8 maggio.
Precisa quindi che la SGS Italia, azienda di
analisi e certificazione, opera principalmente
in favore di grandi imprese, enti e istituzioni
e si occupa di servizi che richiedono non
soltanto caratteristiche di eccellenza tecnica
ma anche di estrema riservatezza. L'attività
dell'azienda si svolge in Italia e nel mondo; in
Italia sono occupate presso la SGS oltre mille
persone, e operano otto laboratori e ventuno
uffici distribuiti in tutta la penisola. Al
momento, la società si accinge ad un
investimento del valore di un milione di euro,
per la realizzazione di un laboratorio
microbiologico a Livorno, dove saranno creati 15
nuovi posti di lavoro qualificati e un polo di
eccellenza per l'analisi farmacologica.
Dopo avere espresso il massimo rispetto
per il procuratore e l'istituzione che
rappresenta e dopo aver ricordato la
collaborazione prestata dalla società durante la
prima fase dell'inchiesta condotta dalla Procura
di Lanusei, il dottor Giacomelli esprime
tuttavia l'avviso che il Procuratore abbia
anticipato delle considerazioni che avrebbero
dovuto essere oggetto di dibattimento davanti al
giudice. Reputa quindi necessario precisare
quelle che a suo avviso sono inesattezze,
suscettibili di mettere a repentaglio
ingiustamente la reputazione dell'azienda e la
serenità di mille famiglie italiane.
Precisa quindi di intervenire in qualità di
legale rappresentante di un'azienda
multinazionale quotata in borsa a Zurigo con
1350 uffici e otre 70 mila dipendenti in 140
paesi del mondo, riconosciuta come qualificato
interlocutore di aziende private ed enti
governativi, e sottolinea che la SGS non è in
alcun modo indagata nell'inchiesta sul Poligono
di Salto di Quirra. Ogni illazione che faccia
anche solo sospettare il contrario è scorretta e
dannosa per il buon nome dell'azienda.
Un altro aspetto da rettificare - prosegue il
dottor Giacomelli - riguarda l'asserito
collegamento societario tra controllore e
controllata con riferimento al fatto che SGS
sarebbe collegata con Fiat Iveco e con
Finmeccanica, secondo quanto affermato dal
dottor Fiordalisi. In realtà, questo
collegamento è totalmente inesistente, come si
può evincere consultando il sito della Consob e
i bilanci societari delle aziende citate. SGS,
Fiat Iveco e Finmeccanica sono tre aziende
totalmente autonome e indipendenti tra loro,
prive di intrecci di partecipazioni azionarie.
Dal bilancio di esercizio 2011 di SGS si può
invece rilevare, nell'elenco dei principali
azionisti, la finanziaria Exor, tramite la quale
la famiglia Agnelli è presente nel capitale di
SGS. Si tratta tuttavia di una partecipazione
finanziaria, che non inficia in alcun modo
l'indipendenza della società, così che essa
annovera tra i suoi clienti numerosi concorrenti
della Fiat.
Il dottor Giacomelli si dichiara a conoscenza
del fatto che un'informativa della Squadra
mobile di Nuoro ipotizza un collegamento tra le
aziende citate, ma è noto che tali informazioni
prendono spunto da numerosi blog che si
esercitano nella costruzione di scenari
fantasiosi sui rapporti tra società
multinazionali, Forze Armate e politica. Si
tratta di articoli indubbiamente suggestivi -
dei quali sono riportati alcuni esempi nella
documentazione consegnata alla Commissione - ma
del tutto inadeguati a fondare un ipotesi di
reato: pertanto non esiste e non potrebbe
esistere alcun conflitto di interessi in capo a
SGS.
Passando a trattare dell'attività svolta da
SGS per la Nato nell'area di Salto di Quirra
e degli esiti delle analisi effettuate, il
dottor Giacomelli ricorda che la SGS si è
aggiudicata uno dei cinque lotti di una gara
bandita dalla agenzia Nato NAMSA, avente per
oggetto l'esecuzione di analisi degli elementi
chimici in matrici ambientali e biologiche, allo
scopo di caratterizzare chimicamente il
territorio. In pratica, il bando chiedeva di
determinare 17 elementi chimici, tra cui torio
ed uranio, e un anione, il perclorato. Non era
richiesto alla società di accertare i danni
dell'ambiente all'interno del poligono, come
indicato, forse per eccesso di sintesi, dal
dottor Fiordalisi, bensì unicamente di fornire
una rigorosa misurazione chimica secondo metodi,
quantità e tempi dettagliatamente indicati nel
capitolato di gara. La determinazione della
radioattività era demandata all'aggiudicatario
di un altro lotto.
La SGS ha chiesto a due autorevolissime
personalità scientifiche - il professor Armando
Zingales, presidente dell'Ordine dei chimici, e
il professor Sergio Facchetti, eminente
tossicologo - di svolgere un esame indipendente
della propria attività, all'esito del quale
entrambi hanno riconosciuto che la società ha
svolto il compito affidatole con correttezza e
professionalità assumendo un atteggiamento
proattivo nei confronti del committente e degli
enti territoriali coinvolti nell'attività; gli
stessi studiosi hanno precisato che
l'organizzazione della SGS e il conseguimento
dell'accreditamento del laboratorio ai sensi
della norma UNI ISO 17025 rendeva praticamente
impossibile la messa in atto di pratiche volte
ad alterare i risultati di qualsiasi operazione
e che i compiti assegnati sono stati portati a
termine in aderenza ai principi e alle regole
comunemente riconosciute dal mondo scientifico:
pertanto, sempre secondo i due studiosi, le
conclusioni tratte da SGS sono rispondenti alle
evidenze tecnico-scientifiche ottenute
attraverso procedure codificate e puntualmente
osservate, comprese l'utilizzo di procedure
statistiche per l'analisi dei risultati.
La medesima consulenza sulla relazione di SGS -
già depositata presso il Tribunale di Lanusei -
ricorda che la stessa Agenzia regionale per
l'ambiente della Sardegna (ARPAS) ha dato atto
nella propria relazione che il metodo seguito da
SGS per l'analisi dei suoli avrebbe potuto
semmai sovrastimare il contenuto di alcuni
elementi nel campione, ma mai sottostimarlo.
Anche per quanto riguarda la presenza di
nanopolveri negli organi degli animali
esaminati, non si può dubitare che SGS ne abbia
dato corretto riscontro qualitativo e
quantitativo: si dimentica spesso, invece, che
tali particelle sono state trovate sia in
animali malformati sia in animali completamente
sani e che quindi non è stato compiutamente
provato alcun nesso causale con le malformazioni
Pertanto, come si legge nella citata consulenza,
SGS non ha mai affermato che non vi sia o non vi
possa essere relazione tra le attività militari
e le malattie o malformazioni riscontrate negli
animali e negli uomini. Ha solo scientificamente
esaminato le analisi che le sono state ordinate
per verificare se vi fossero evidenze di un
nesso di causalità tra gli elementi riscontrati,
la loro concentrazione nei luoghi esaminati e i
danni ad animali e persone. In base alle analisi
svolte, tale nesso non è provabile, anche perché
non si può prescindere dal fatto che gli
elementi ricercati sono naturalmente presenti in
quell'area, come in altre in Italia, con
concentrazioni dello stesso ordine di grandezza
di quelle trovate.
Il professor Zingales e il professor
Facchetti concludono che l'attribuzione alla
SGS e per essa ai suoi dipendenti, della
responsabilità, anche solo in concorso, di ogni
eventuale danno a persone e animali che venisse
riscontrato nei poligoni della Sardegna sarebbe
una forzatura, tanto quanto attribuire al
laboratorio che analizza il sangue di un
paziente la responsabilità della sua morte in
una operazione chirurgica.
Avendo riferito il contenuto del documento
sottoscritto dal professor Zingales e dal
professor Facchetti e consegnato al procuratore
Fiordalisi il 19 dicembre 2011, il dottor
Giacomelli prosegue la sua esposizione
ricordando che i risultati ottenuti da SGS sono
riconducibili a quelli ottenuti, nell'ambito
dello stesso progetto di caratterizzazione
ambientale, dalla società che si è aggiudicata
il lotto di gara relativo alla radioattività, la
società Massa Spin Off di Firenze, secondo la
quale la presenza di elementi chimici
radioattivi nel terreno del poligono è da
considerarsi compatibile con gli elementi
geologici.
In secondo luogo, la presenza di torio in alcuni
campioni di lombrichi, miele e formaggio,
portata ad esempio dell'inquinamento dell'area,
è il risultato delle analisi svolge da SGS, come
ha precisato lo stesso dottor Fiordalisi nel
corso della sua audizione. E' quantomeno
bizzarro che proprio i chimici SGS che hanno
segnalato la presenza di torio negli alimenti,
siano oggi sotto accusa per avere falsificato le
analisi. Sempre a proposito del torio, occorre
ricordare che è la prima volta che viene
misurata la presenza di torio nei formaggi, e
ciò è avvenuto in Sardegna. D'altra parte,
poiché nelle tabelle dell'Unione Europea sui
limiti di concentrazione dei diversi elementi
chimici negli alimenti manca proprio il torio, è
impossibile oggi dire se il torio trovato nel
pecorino sardo sia troppo, poco oppure troppo
poco. Peraltro, il pecorino al torio è stato
prodotto fuori dal poligono, in un agriturismo
dove nessuno ha mai sparato missili MILAN.
Inoltre, il dottor Fiordalisi ha equivocato su
un punto della relazione SGS, rilevando che essa
conterrebbe dati identici al millesimo per torio
e uranio, sintomo di possibili manipolazioni. In
realtà, si tratta di una annotazione matematica
utilizzata a livello scientifico per indicare
concentrazioni pari a zero: in altri termini,
risultano semplicemente identici i valori nulli,
nei casi in cui non sono riscontrati né il torio
né l'uranio. In altra parte della medesima
tabella, che viene consegnata alla Commissione,
sono peraltro indicati i casi in cui uno dei due
elementi è presente e l'altro è assente.
Tutto quanto affermato nella relazione testé
svolta è stato dettagliatamente riferito al
Procuratore e pertanto la SGS è fiduciosa che la
posizione dei suoi chimici sarà rapidamente
chiarita davanti al giudice.
Il senatore FERRANTE (PD) esprime
apprezzamento per la scelta compiuta dalla
Presidenza di ascoltare una rappresentanza della
società SGS. Osserva peraltro che alcune
affermazioni rese dal dottor Giacomelli non
appaiono del tutto convincenti. In particolare,
il fatto che la famiglia Agnelli tramite la
finanziaria Exor, detenga una quota azionaria
della SGS, è indicativo dell'esistenza di un
collegamento con la Fiat: questa circostanza,
peraltro, non mette in discussione né il valore
scientifico né l'indipendenza della SGS, ma al
tempo stesso non si può affermare che essa sia
soltanto il frutto dell'invenzione di qualche
blogger più o meno fantasioso. Una
contraddizione ulteriore consiste nel fatto che
il Presidente della SGS ha affermato che
erroneamente si è ritenuto che alla società
fosse stata richiesta una valutazione sul danno
ambientale e più avanti, nel corso
dell'esposizione, ha sostenuto che l'SGS è stata
chiamata a esprimersi sulla sussistenza di un
nesso causale tra la concentrazione delle
sostanze e le patologie osservate. Il che è in
palese contraddizione con quello che il dottor
Giacomelli ha indicato come il mandato conferito
dal committente, circoscritto alla rilevazione
di dati geochimici.
Il dottor GIACOMELLI, replicando al senatore
Ferrante, fa presente che, in effetti, una
partecipazione della FIAT, tramite Exor, al
capitale sociale della SGS è innegabile.
Peraltro, la presenza azionaria della Fiat non
influenza in alcun modo la gestione della SGS.
Non si può invece affermare che la società sia
partecipata da Finmeccanica.
Per quanto riguarda il secondo rilievo del
senatore Ferrante, occorre tenere presente che
la richiesta della committenza riguardava la
misurazione di elementi chimici, e, in più, è
stato chiesto di valutare anche se tali elementi
fossero naturalmente presenti nella
conformazione geofisica del territorio. Non è
stata invece chiesta alcuna pronuncia sulla
sussistenza di nessi di causalità tra
esposizione ad alcune sostanze e insorgenza di
patologie invalidanti.
La senatrice GRANAIOLA (PD) chiede al
Presidente che sia data la parola al dottor
Onnis, che in passato ha coordinato la
Commissione tecnica mista di esperti chiamata a
verificare l'operato della società
aggiudicataria dei lotti relativi al progetto di
caratterizzazione ambientale di Salto di Quirra.
Su invito del PRESIDENTE, prende quindi la
parola il dottor ONNIS, il quale precisa
preliminarmente di non volere entrare nel merito
dell'inchiesta svolta dalla Procura della
Repubblica di Lanusei; tanto meno intende
pronunciarsi sulla sussistenza o meno di un
conflitto di interesse. Si limiterà invece a
fornire alcune precisazioni in virtù del ruolo a
suo tempo svolto di coordinatore della
Commissione tecnica mista di esperti. Dai
verbali della Commissione del 21 e 22 febbraio
2011 si evince che la SGS fu ascoltata e che la
Commissione stessa e l'ARPAS ritennero di non
potere condividere le conclusioni formulate
dalla ditta appaltatrice, osservando, in
particolare che prescindendo dalla litologia dei
punti di prelievo, non era possibile effettuare
un'analisi dei risultati. Nella stessa occasione
la Commissione e l'ARPAS ribadirono alla ditta
appaltatrice la richiesta delle coordinate e
della litologia dei punti di prelievo e
concordarono, fatti salvi gli esiti positivi
della validazione, sulla necessità di effettuare
un'analisi dei dati indipendente e differente da
quella presentata nella relazione finale del
lotto affidato alla SGS. Un altro punto di
consenso tra la Commissione e l'ARPAS riguardava
la necessità di non escludere i cosiddetti
outliers, ovvero i valori anomali rilevati in
un'analisi statistica, ritenendo che tali valori
potessero essere indicativi dell'esigenza di
approfondimenti specifici e che essi pertanto
non potessero non essere presi in
considerazione. Inoltre, ad avviso della
Commissione di esperti, le conclusioni della SGS
erano riassumibili in un sostanziale
riconoscimento dei valori misurati quali valori
di fondo naturale - nei limiti della estensione
della unità litologica di appartenenza - anche
nelle aree ad alta intensità di attività
militare, talvolta caratterizzate da un valore
minore, talvolta maggiore del potenziale
contaminante i-esimo rispetto alle aree esterne
ai poligoni e sostanzialmente, dunque, uno stato
di non contaminazione. La Commissione tecnica
riteneva non scientificamente corretta l'opzione
di escludere dall'esame statistico dei
risultati, e conseguentemente da una
rappresentazione cartografica degli esiti, i
valori più elevati di concentrazione misurati, i
cosiddetti outliers - indicati come dati anomali
sia all'interno sia all'esterno delle aree del
poligono - valori per i quali la Commissione
riteneva necessario condurre uno specifico
approfondimento. Si sottolineava inoltre che,
nonostante le ripetute richieste della
Commissione, la SGS non ha fornito le carte dei
superamenti, né quelle riportanti curve di
isoconcentrazione né alcuna cartografia relativa
aglli esiti di indagine. Le uniche carte
elaborate si riferiscono al posizionamento dei
campioni e alla geologia dell'area. In sostanza,
non era messa in discussione l'obiettività e il
valore scientifico dell'operato della SGS, ma ci
si limitava a rilevare che le conclusioni
dell'azienda sulla non contaminazione di alcune
aree non erano condivisibili, in quanto si
escludeva l'approfondimento sui valori anomali.
Non erano quindi in discussione neanche i valori
accertati, ma la lettura che ne veniva data e
l'esito cartografico.
Sulla presenza del torio, occorre poi
distinguere tra la segnalazione di un
determinato valore e la sottolineatura di un
rischio connesso alla specifica presenza di un
contaminante: quest'ultima segnalazione è venuta
esclusivamente dalla Commissione tecnica di
esperti. Infine, l'affermazione circa il fatto
che è stata rilevata la presenza di torio in
formaggi prodotti al di fuori dell'area di Salto
di Quirra appare quanto meno opinabile in
assenza di dati sulla tracciabilità degli
animali, sulla provenienza del latte e sulla
localizzazione della produzione.
Il dottor GIACOMELLI precisa che la SGS
ha partecipato ad un bando di gara e si è
limitata a svolgere le attività indicate dal
bando medesimo. Pertanto la società non ha
svolto alcuna attività di monitoraggio, ma ha
operato individuando un certo numero di campioni
e procedendo a verificare la compatibilità dei
valori rilevati con la conformazione litologica
delle aree di riferimento.
Il professor ZINGALES sottolinea che non
è infrequente, nello svolgimento di un'attività
scientifica, che gli stessi dati siano oggetto
di valutazioni differenti. I cosiddetti outliers,
ovvero valori incongrui rispetto alla realtà del
modello preso a riferimento, possono essere
oggetto di approfondimenti specifici, ovvero - e
questa è stata l'opzione della SGS - di una mera
segnalazione di anomalia, fermo restando il
modello adottato. Pertanto, nel modo di trattare
i dati, sono state operate delle scelte che,
ovviamente possono non essere condivise. Ciò che
è essenziale, e che garantisce l'oggettività
della rilevazione, è che i dati raccolti su
mandato del committente vengano messi a
disposizione di tutti.
Per quanto riguarda la conformazione
litologica dell'area di Salto di Quirra, la
SGS e l'ARPAS hanno dato conto dell'esistenza
della miniera di Bacu Loci e del fatto che il
processo di dilavamento nella zona può avere
provocato una concentrazione di metalli pesanti
superiore alla media nell'area di pertinenza.
Su invito del PRESIDENTE, il dottor ONNIS prende
nuovamente la parola precisando che le
osservazioni metodologiche del professor
Zingales sono condivisibili e che in astratto è
ammissibile procedere all'esclusione di valori
anomali quando questi ultimi risultino
statisticamente irrilevanti. Nel caso dell'area
di Salto di Quirra, la richiesta di
approfondimento degli outliers avanzata dalla
Commissione tecnica e dall'ARPAS era però
giustificata dal fatto che i valori anomali
riguardavano la presenza di contaminanti dannosi
per la salute umana. La miniera di Bacu Loci
interessa invece una parte limitata del
territorio di Salto di Quirra e le sostanze
rilasciate sono in prevalenza arsenico, cadmio e
piombo, in una zona lontana dalle aree ad alta
intensità militare.
Il senatore SCANU (PD) rivolge un
ringraziamento al Presidente che, con la sua
introduzione, ha impostato correttamente lo
svolgimento dei lavori odierni. La relazione del
Presidente della SGS, che opportunamente la
Commissione ha deliberato di ascoltare, conferma
la correttezza e l'oggettività dei contenuti
della relazione intermedia sulla situazione dei
poligoni di tiro approvata all'unanimità nella
seduta del 30 maggio, e in un certo senso le
affermazioni rese dal dottor Giacomelli, se
fossero state ascoltate prime della
deliberazione, avrebbero forse indotto a rendere
più severe e incisive alcune valutazioni
contenute nella relazione stessa.
Fermo restando che la solidità scientifica e la
affidabilità della SGS sono fuori discussione,
va tuttavia rilevata la sussistenza di un
approccio minimalistico ai problemi di Salto di
Quirra, che trova conferma anche nell'intervento
del professor Zingales. La posizione espressa
oggi dai vertici della SGS, peraltro, sembra
ispirata più alla preoccupazione di giustificare
il proprio operato che a quella di perseguire la
verità. Nell'intervento del dottor Giacomelli vi
è un passaggio che suscita qualche
interrogativo: si tratta dell'affermazione
relativa al fatto che la SGS non ha mai
sostenuto che non vi sia o non vi possa essere
relazione tra le attività militari e le
patologie e le malformazioni riscontate negli
animali e nelle persone, e che, in base
all'analisi svolte, non si può provare la
sussistenza di un nesso di causalità tra gli
elementi analiticamente riscontrati, la loro
concentrazioni nei luoghi esaminati e i danni
rilevati circa la salute di animali e persone.
Poiché, a detta del dottor Giacomelli, altro era
il mandato della società, non si comprende chi
abbia chiesto a quest'ultima di pronunciarsi
sulla sussistenza o meno di un nesso di
causalità. Se nessuno lo ha chiesto, risulta del
tutto inutile e arbitraria l'affermazione del
Presidente della SGS circa l'insussistenza di un
nesso di causalità.
Sull'insieme di tale delicata questione -
prosegue il senatore Scanu -, la Commissione si
è mossa con equilibrio e tatto, grazie alla
sapiente regia della Presidenza. Nel corso
dell'indagine sono state pertanto tenute nel
dovuto conto le risultanze dell'inchiesta
giudiziaria svolta dal dottor Fiordalisi con
rigore e oggettività oltre che nella piena
osservanza dei principi di deontologia
professionale. Al tempo stesso, è bene chiarire,
anche in riferimento ad una garbata lettera
inviatagli dal Presidente della SGS, che nessuna
intenzione polemica nei confronti dell'azienda
ha ispirato gli interventi e le valutazioni
espresse dai componenti della Commissione, il
cui orientamento, esplicitato anche nella
relazione approvata nella seduta del 30 maggio,
esce pienamente confermato dall'odierna
audizione.
La senatrice GRANAIOLA (PD) chiede quindi che
venga trasmesso alla Commissione il testo del
bando di gara e del capitolato.
Il dottor GIACOMELLI, dopo avere assicurato alla
senatrice Granaiola che la documentazione
richiesta verrà trasmessa alla Presidenza della
Commissione, fa presente al senatore Scanu che
la SGS non si è mossa secondo un approccio
minimalistico, ma nei limiti del mandato
conferitole dal committente. L'attività di
verifica del monitoraggio ambientale svolta
dalla Commissione coordinata dal dottor Onnis è
un'attività diversa da quella prevista nel
capitolato che, in sintesi, si proponeva di
fornire una fotografia dei valori individuati
nei campioni indicati dal bando di concorso.
Il PRESIDENTE ringrazia gli intervenuti e
dichiara conclusa l'audizione.
Miele e formaggio al torio [Sardegna24] - 6
agosto 2011
- I risultati delle analisi su alcuni campioni
di miele e formaggio, condotte in seno al
Monitoraggio ambientale del Ministero della
Difesa, evidenziano che il torio - al centro
dell’indagine sull’inquinamento ambientale a
Quirra e correlato alle patologie tumorali - è
presente anche in altre zone del territorio
ogliastrino che pure non sono coinvolte dai
danni imputati alle esercitazioni militari.
http://www.sardegna24.net/ogliastra/miele-e-formaggio-al-torio-1.12680
HISTORICAL THORIUM
CONTAMINATION IN A RESEARCH FACILITY Report from a french
incident:
The nuclear physicist Evandro Lodi
Rizzini of Brescia University and CERN (European Organization for
Nuclear Research) found elevated levels of radioactive thorium
232 and cerium (proving that the thorium was man-made) in the
tissues of 15 of 18 bodies of Quirra-area shepherds who died of
cancer between 1995 and 2000. On March 24, 2012 Fiordalisi indicted twenty people on
charges of "willful omission of precautions against injury and
aggravated disasters or because they falsely certified the absence
of pollution with the aim to "hide the environmental disaster." The
documents from Fiordalisi's investigation have now been turned over
to a tribunal for prosecution.. Read More here.
Quirra: Il
Decreto di sequestro della Procura di Lanusei