Nucleare: LA
HAGUE - Würenlingen. Nuovo trasporto altamente
radioattivo.
Nuovo
trasporto di rifiuti altamente radioattivi, tra la
Francia e la Svizzera, si prepara nel più grande
segreto !
Comunicato stampa
del 28 febbraio 2011 di SUD RAIL e della Rete
"Sortir du Nucléaire" - RNA Diffonde.
Il 2 e il 3 marzo , un treno che trasporta
rifiuti nucleari svizzeri attraverserà la Francia da ovest verso est. Tre
container "Castor", trasporteranno rifiuti ad alta attività "ritrattati" alla
fabbrica Areva di La Hague. Portati in camion da La Hague a Valognes, dovrebbero
lasciare il terminale ferroviario di Valognes, nella Manica, mercoledì 2 alle
14.06, per raggiungere quello di Würenlingen in Svizzera.
Poi saranno nuovamente trasferiti per strada fino al centro di stoccaggio di
Würenlingen.
In Francia, attraverserà la Manica, il Calvados, l'Eure, la Seine Maritime, l'Oise,
la Somme, l'Aisne, la Marne, la Meuse, la Meurthe-et-Moselle, la Moselle, il
Bas-Rhin e l'Haut-Rhin.
Questo nuovo convoglio entra nel quadro del contratto passato tra la COGEMA,
(diventata oggi AREVA), e le compagnie svizzere di elettricità, negli anni
settanta.
Mandati in Francia a partire da 1975, questi rifiuti tornano dal 2001 in
Svizzera, dopo il loro trattamento alla fabbrica AREVA di La Hague.
Un nuovo trasporto ad alto rischio si prepara quindi nel più grande segreto.
RNA si batte per violare i segreti della coltre Mafiosa di
"chi fa impresa": con qualsiasi mezzo: a qualsiasi costo. Quindi la diffusione
di queste NOTIZIE entra nel dare attuazione allo scopo stesso di RNA: Fare Danno
al Fronte del Male per la LEGITTIMA DIFESA degli interessi individuali e delle
persone da contrapporre alla Mafia Criminale delle Aziende e delle loro
organizzazioni "ufficiali".
La radioattività emessa dai container "Castor" comporta un rischio di
irradiazione dei ferrovieri e delle persone residenti nelle regioni
attraversate.
Come ogni trasporto di materiale radioattivo, questo convoglio presenta anche
dei rischi in termine di sicurezza.
E tuttavia, le autorità non forniscono nessuna informazione su questo tipo di
trasporti. Tacciono anche sulla sua pericolosità per gli abitanti ed i
lavoratori coinvolti.
La Rete "Sortir du nucléaire" e Sud-Rail ricordano che è consigliato, agli
agenti ed alla popolazione, di tenersi lontano da un convoglio altamente
radioattivo fermato in stazione ed incita i ferrovieri ad esercitare il loro
diritto di astensione.
"I servizi dello stato e delle collettività (SNCF, collettività locali,
ospedali, pompieri, agenti della SNCF) che dovrebbero essere informati e formati
per potere reagire e mettere in opera un piano di emergenza in caso di problemi,
sono tenuti nell'ignoranza.
Quanto alla popolazione, spesso non immagina che i convogli nucleari passano
così vicino alle abitazioni. Questa situazione non può continuare più, bisogna
rompere la legge del silenzio e l'omertà in materia di nucleare! " dichiarano le
due organizzazioni.
Ritrattare i rifiuti: una "falsa buona" idea!
Per anni, i paesi stranieri hanno mandato i loro rifiuti nucleari a La Hague
affinché "venissero ritrattati". Queste tonnellate di rifiuti tornano oggi ai
loro mittenti ed attraversano regolarmente l'esagono, esponendo così le
popolazioni senza altro motivo che fare lavorare la fabbrica di La Hague.
Lungi dall'essere una soluzione, il "ritrattamento dei rifiuti" genera rischi e
trasporti supplementari e contamina in modo irreversibile la punta del Cotentin
rigettando effluenti chimici e radioattivi nell'acqua e l'ambiente circostante.
Soprattutto, non serve a niente. Non solo il ritrattamento alla fabbrica di La
Hague non diminuisce la radioattività dei rifiuti ma aumenta il loro volume.
Per una tonnellata titrattata, si producono circa altri 65 m3 di rifiuti.
Ovunque in Francia si alzano voci contro questi trasporti.
Le mobilitazioni in occasione degli ultimi convogli di rifiuti nucleari
(tedeschi, belgi ed italiani), attesta una viva volontà delle popolazioni di
essere informate sull'esistenza di questi trasporti, la loro frequenza, il loro
contenuto ed i rischi e pericoli associati.
Dovunque in Francia , figure istituzionali si sono unite alle manifestazioni per
esigere il rispetto della legge relativa all'informazione del pubblico in
materia di sicurezza ambientale.
L'ispettorato del lavoro della SNCF, a Parigi, ha chiesto di essere informato
sulla frequenza e sulla composizione di questi convogli.
Chiede anche che sia realizzata una valutazione dei rischi per i lavoratori e
che sia condotta una campagna di misure di sicurezza.
La Rete "Sortir du nucléaire" pubblica gli orari del trasporto e chiede,
congiuntamente a Sud-Rail, che il HCSTIN, (Alto Comitato per la Trasparenza e
l'informazione sulla Sicurezza Nucleare), s'impadronisca della questione e che
esiga una moratoria di questi trasporti finché le misure e le chiarificazioni
richieste dall'ispezione del lavoro della SNCF non saranno state effettuate e
finché l'industria nucleare non si sarà impegnata a pubblicare informazioni su
questi trasporti, gli orari ed i loro inventari radioattivi .