RNA DIFFONDE
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Chernobyl Day in Val Di Susa: Documento diffuso da
RNA della rete "Sortir du Nucléaire" e il sindacato
"Sud-Rail" sui trasporti radioattivi in occasione
dell'assemblea informativa del 15 Aprile. |
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Chernobyl Day
2011 - 25 giorni di Azioni simultanee nel mondo.
RNA Annuncia Azioni
dirette in SARDEGNA.
La Francia costretta
da anni ad importare energia dalla Germania e dalla
Svizzera:
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COMUNICATO STAMPA
Trasporti di rifiuti radioattivi tra
la Francia e l'Italia - La SNCF complice della lobby
nucleare
Non contenti di far percorrere centinaia di
chilometri ai popri rifiuti nucleari nazionali, lo
Stato ed AREVA hanno importato
ed importano tuttora rifiuti dall'estero. Come al
solito, l'industria nucleare e le autorità
mantengono nell'ignoranza sindaci, popolazioni e
ferrovieri, a disprezzo della loro sicurezza.
Sebbene il trasporto ferroviario sia più sicuro
di quello stradale, presenta comunque un rischio
di catastrofe molto più elevato a causa della
concentrazione dei rifiuti che regolarmente
passano all'interno dei centri urbani.
Martedì 07 febbraio
2011, un convoglio ha utilizzato i binari della
linea C nel bel mezzo del traffico normale dei
treni di periferia, attraversando stazioni
aperte al pubblico, in piena ora di punta.
I numerosi trasporti di materie radioattive
(combustibili irradiati e rifiuti falsamente
"riciclati") sono la conseguenza della scelta
politica ed economica fatta dalla Francia,
scelta dell'elettricità nucleare e di
ritrattamento dei rifiuti sul sito di La Hague.
La SNCF, complice di questa opacità, non ha mai
fornito chiarimenti sulla natura e destinazione
dei suoi trasporti, mettendo in serio pericolo i
suoi dipendenti. Guillaume PEPY (capo della
SNCF), che addirittura garantisce apertamente il
segreto su questi convogli, proibisce ai
laboratori indipendenti di fare analisi sui
Castors (vagoni speciali per i rifiuti nucleari)
e fa disinformazione sugli orari di passaggio e
la composizione esatta dei convogli.
I ferrovieri non sono dei lavoratori del
nucleare e non devono essere sottomessi agli
stessi rischi. Sono tuttavia direttamente
esposti ai rischi legati ai trasporti di rifiuti
radioattivi. Ricordiamo in questa occasione che
le norme di esposizione (1mSv / ora per il
pubblico, 5 mSv/ ora per i lavoratori del
nucleare), non sono basate su uno studio
scientifico serio e aggiornato, e sono state
determinate arbitrariamente dalla sola lobby
nucleare, senza contestazione da parte dell'OMS,
negli anni 70.
Nel 1998 la delegazione SUD-Rail al CNHSCT della
SNCF ha chiesto delle analisi sulla
radioattività nelle stazioni di smistamento di
uscita dalle centrali nucleari. Tutte queste
stazioni di smistamento presenteranno dei punti
di contaminazione elevati nella zavorra, gli
apparecchi di ferrovia, così come sui "castelli"
o "Castors" al livello dei freni.
L'emissione, indiscutibile, di radiazione è
differente a seconda della quantità e della
natura dei prodotti trasportati. Ed è per questo
motivo che chiediamo delle misure affidabili per
ogni tipo di vagoni e di rifiuti. Le
autorizzazioni sono rilasciate ad ogni
trasporto, ma non per i vagoni aggiunti per
strada, come abbiamo appena constatato su certi
convogli.
Autorizzazioni ed accordi
intergovernativi :
"In occasione del primo trasporto di
combustibili consumati italiani verso la
fabbrica di La Hague in vista del loro
trattamento, l'ASN ricorda pubblicamente le sue
riserve sull'accordo intergovernativo che
inquadra questa operazione”.
In seguito ad un accordo tra i governi
francese ed italiano firmato il 24 novembre 2006
e ratificato dal decreto n° 2007-742 del 7
maggio 2007, AREVA deve trattare alla fabbrica
di La Hague 220 tonnellate di combustibili a
base di uranio e 15 tonnellate di combustibile
MOX (ossidi misti di uranio e di plutonio).
Questi combustibili provengono dai reattori
nucleari ad acqua bollente in corso di
smantellamento di Caorso, Trino e Garigliano. Il
loro trasporto verso la fabbrica di La Hague è
in corso e dovrebbe durare parecchi anni. Questo
trattamento si inserisce nel quadro di un
contratto che lega AREVA alla società italiana
SOGIN (Società di gestione delle installazioni
nucleari).
Il Plutonio per legge non dovrebbe essere
trasportato in Francia, ma i rifiuti di
combustibili italiani ne contenevano.
Dunque questo convoglio non avrebbe dovuto
circolare ed era largamente irradiante quanto il
treno dell'inferno, poiché non si trattava
questa volta di prodotti "vitrificati" ma di
barre di uranio contenente del plutonio.
La CRIIRAD (laboratorio di misure in dipendente)
ha del resto ricordato, in reazione al passaggio
di questo convoglio, una nota nella quale
ricorda la vera pericolosità di questi convogli,
in particolare un "irraggiamento Gamma" ( i
peggiori), di almeno 30 metri intorno a questo.
Anche l'ASN riconosce che un'esposizione di 30
minuti a contatto su un Castor sottopone una
persona al doppio della dose annua.
Il ruolo primario dei CHSCT:
(Comitato di igiene e sicurezza delle condizioni
di lavoro)
Che sia nelle stazioni attraversate, che sia per
gli agenti di manovra, di stazioni o di
condotta, i CHSCT devono depositare dei diritti
di allerta per questi convogli finché la SNCF e
lo Stato non saranno trasparenti sui convogli
nucleari.
Abbiamo anche la certezza che sulle stazioni di
smistamento che gestiscono continuamente questi
convogli le misure di formazioni e di
radioprotezione non sono prese.
Dopo i differenti diritti di allerta depositati
sul percorso e la contestazione sistematica
della SNCF, l'ispettorato del
lavoro ha dato il suo parere sulla regione di
PSL:
"L'ispettorato del lavoro precisa che questi
convogli sono molto preoccupanti e che non
comprende perché lo stabilimento non è avvisato
sul tipo di carico, e del numero di convogli
simili che circoleranno.
L'ispettorato del lavoro chiede che la
valutazione dei rischi sia fatta col CHSCT, e
che a tutti gli agenti sia data una
adeguata formazione.
L'ispettorato del lavoro precisa che
approverebbe qualsiasi diritto di blocco del
convoglio fatto da un agente."
Chiarito questo, ora siamo in attesa di un
gruppo di lavoro nazionale del CNHSCT promesso
dal mese di dicembre 2010.
SUD-Rail chiede:
- Che la SNCF si
assicuri del rispetto delle norme in termini
di trasporto di materie radioattive, ivi
compreso per i suoi agenti.
- Che i ferrovieri che intervengono su
questo tipo di trasporto siano attrezzati di
dosimetri individuali.
- Che i CHSCT delle stazioni di
smistamento coinvolte siano attrezzati di
RADEX che permette di misurare la
radioattività di questi "Castors" così come
siano forniti lla formazione indispensabile
al buon utilizzo di questi apparecchi.
- Una nuova campagna di misura di
radioattività per i laboratori indipendenti
su ogni tipo di vagone (Q70, TN 28, TN85,
ecc.) e per ogni tipo di rifiuto.
- La decontaminazione per lavaggio di
tutti i vagoni utilizzati nel trasporto di
materie radioattive.
- Il controllo di questa decontaminazione
con l'installazione di portici appropriati.
- L'organizzazione delle circolazioni di
questo tipo di vagoni, in modo tale da non
farli passare (per la composizione
- dei treni e la sosta nelle stazioni di
smistamento),in prossimità di materie
infiammabili ed esplosive.
- L'installazione di binari che permettono
l'intervento dei servizi di soccorso.
- Una informazione sistematica dei CHSCT
del passaggio di questi convogli con la loro
composizione esatta e la marcia del treno.
- La formazione dei membri del CHSCT e
degli agenti conformemente al Punto G.3 del
RH 0838.
In Italia segreto totale e repressione a
causa della rimessa in discussione dell'uscita
dal nucleare
In Italia un trasporto non è mai stato tenuto
cosi' segreto. Il governo italiano non vuole si
sappia dell'impossibilità di
gestire i rifiuti nucleari proprio nel momento
in cui l'uscita dal nucleare, decisa nel
referendum del 1987, è rimessa in discussione.
La prova, le violenze di cui sono state vittime
una trentina di militanti antinucleari non
violenti raggrupati questa notte
nei dintorni della stazione di Chiusa San
Michele, all'appello del comitato "Donne No Tav".
La rete "Sortir del nucléaire" e
la federazione SUD-Rail condannano queste
violenze e manifestano il prprio sostegno ai
militanti italiani. La federazione SUD-Rail e
SDN sosterranno anche tutte le azioni
denunciando questi convogli.
Di fronte a questo vicolo cieco una sola
soluzione: smettere di produrre dei rifiuti ed
uscire subito dal nucleare!
La federazione SUD-Rail e
l'associazione “Sortir du nucléaire“ si
oppongono al trasporto di rifiuti nucleari in
tali condizioni
senza che nessuna precauzione sia presa, a
disprezzo dell'informazione dell'elettorato e
della popolazione.
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ISCRIVETEVI A RNA
ABRUZZO:
LE NUCLÉAIRE N'EST PAS UNE OPINION. (point):
Versione diffusa in francese da RNA International.
CRIIRAD: sottovalutata la gravità
degli Incidenti nucleari in Giappone.
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Chernobyl Day a Terralba - Sardegna:
Chernobyl Day a Trino Vercellese:
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