Anshas, Egitto e il Nucleare: Era tutto vero
12 - 06 - 2011
È a partire dai primi di Giugno che circolava la
notizia comparsa dapprima tramite la segnalazione di
un "I-Reporter" sugli spazi pubblici della CNN.
Immediatamente dopo compariva sul quotidiano
"Il Messaggero" (che certamente NON è un
ciclostilato complottista "dal Ba$$o".... ) e
quasi contemporaneamente veniva diffusa la nota di
ADNKRONOS:
"Egitto, esplosione in una
centrale nucleare. Probabile la fuga di acqua
radioattiva."
Questi i primi titoli da fonti
che non sono certo "blog" o i soliti spazi
"personali", solo in base a questo RNA ha richiamato
l'attenzione sul FATTO. Come abbiano diffuso la
notizia altri spazi NON ci interessa, ma di fatto la
notizia ha iniziato a girare. Puntuale la Reazione
dei negazionisti: "una trovata dei referendari",
"una bufala"... "È una bufala perché l'Egitto non ha
il nucleare"... "È una bufala perché quella centrale
non esiste: in Egitto non esistono centrali " ecc.
Peccato che nessuno di questi
forumisti a tempo pieno, sempre pronti a riversare
mattonazzi saccenti di tecnicismi della domenica non
siano neppure capaci di fare una banalissima ricerca
oppure, e la cosa è ancora piu' grave, la sanno fare
ma si son guardati bene dal citare fonti come quelle
di cui sopra.
Successivamente è arrivata anche
la diffusione del TG1 (anche questi cadono nelle
bufale?). In questo servizio, invece, riproporremo
l'indagine pubblicata, da subito, da RNA
International ma prima ancora non possiamo
fare a meno della fonte piu' aggiornata e recente:
FRANCE2 - La TV di Stato Francese:
Incidente nucleare in un
sito sperimentale
AFP
Si è verificata una fuga di acqua radioattiva
nella centrale sperimentale di Anshas, vicino al
Cairo,
Il sito della CNN ha spiegato, in data 4 giugno,
che l'esplosione di una pompa di un reattore
nucleare di questa piccola centrale nucleare
sperimentale è all'origine della perdita di
dieci metri cubi di acqua radioattiva.
È la seconda volta in un anno che un tale
incidente succede in quel sito.
Una fonte del dipartimento dell'Agenzia
Internazionale dell'Energia Atomica ha indicato
che il disastro è considerato di terzo livello.
La centrale è localizzata a nord del Cairo nel
delta del Nilo.
Il direttore del dipartimento di ricerca
nucleare egiziano Samer Meikheimar ha precisato
che l'incidente è successo a causa del non
rispetto delle misure di sicurezza al sistema
idraulico della centrale. Ha aggiunto che
l'Agenzia dell'Energia Nucleare aveva obbligato
il personale a tenere segreto l'incidente con
minaccia di essere licenziati.
Secondo lui, "Il fatto che il reattore era per
fortuna disattivato all'indomani dell'incidente
ha salvato il territorio da un disastro
ambientale", ha aggiunto. "Tutti i ministeri
sono cambiati dopo la rivoluzione, tranne il
ministero dell'elettricità e dell'energia", ha
aggiunto.
Contemporaneamente, certe fonti dell'Autorità di
Sicurezza Nucleare hanno annunciato di non
avere accesso al reattore per ispezionarlo.
Il direttore dell'Agenzia all'Energia Nucleare,
Mohamed al-Kolaly ha precisato invece che il
livello di radiazioni dentro al reattore è
normale e che l'Agenzia Internazionale
all'Energia Atomica (AEIA) ha approvato il
mantenimento dell'attività del reattore.
Presto un primo progetto di centrale nucleare
L'Egitto sta preparando gli studi tecnici che
riguardano il suo progetto di prima centrale
nucleare in vista di una gara di appalti, ha
dichiarato a fine maggio il ministro
dell'elettricità Hassan Younès, citato
dall'agenzia ufficiale Mena.
L'Egitto aveva ufficializzato la scelta del sito
di Al-Dabaa, sulla costa mediterranea, per la
costruzione della sua prima centrale nucleare,
un progetto destinato a rispondere ai bisogni
energetici dettati da una forte crescita
economica e demografica.
Il lancio di una gara di appalti, previsto
all'inizio dell'anno, è stato rimandato a causa
delle agitazioni politiche che si sono concluse
con la partenza del presidente Hosni Moubarak l'
11 febbraio, ed a causa della severa crisi
economica che che ne è conseguita.
Il progetto annunciato l'anno scorso riguardava
una centrale di 1.000 megawatt destinata ad
entrare in produzione in 2019.
_________________________________________________________________
Fonte France2.fr -
Accident nucléaire sur un site
expérimental
-
Traduzione per RNA: Fabienne Melmi
Quindi NON solo l'impianto
nucleare esiste (da quasi mezzo secolo... ed è
pure di tecnologia sovietica...) ma fonti piu'
che autorevoli si rincorrono sull'incidente. Ed
ora andiamo a vedere di che si tratta:
Visto l'imperversare di
Negazionisti che urlavano alla "bufala"
RNA International ha diffuso subito una
serie di riferimenti inconfutabili, anche alla
luce del FATTO che lo stesso impianto, poco
tempo prima dell'incidente venuto agli onori
della cronaca, era già al centro di polemiche
sull'"assoluta mancanza di rispetto di qualsiasi
normativa di sicurezza"...
Nella
Documentazione diffusa da RNA international,
oltre alle immagini, vi sono molti riferimenti
anche alla Storia di questo impianto il cui
senso e ruolo viene ANCHE evidenziato in una
citazione dell'ex Presidente
Hosni Moubarak:
October 1998, Mubarak said: "We do not think now
of entering the nuclear club because we do not
want war… We are not in a hurry. We have a
nuclear reactor at Inshas, and we have very
capable experts. If the time comes when we need
nuclear weapons, we will not hesitate".
Noi adesso
non pensiamo ad un ingresso nel club nucleare
perché non vogliamo guerra… Non abbiamo fretta.
Noi abbiamo un reattore nucleare ad Inshas, ed
abbiamo esperti molto capaci.
Se arriverà il momento in cui avremo bisogno di
armi nucleari, non esiteremo."
Sempre in riferimento
polemico a chi parlava di "bufala", RNA
international è andata a cercare anche i
riferimenti della BBC: "Egypt
already has an experimental nuclear facility at
Inshas - SOURCE: BBC" -
http://news.bbc.co.uk/2/hi/7067378.stm
Altre
informazioni relative alle componenti
strutturali, hexa-fluoruro di uranio,
l'arricchimento, la conversione in U3O8
attraverso trattamento con ammoniaca ed altri
dati sono riportate da
RNA International qui.
Quindi un impianto di
importanza storica e strategica al centro del
programma nucleare dell'Egitto e che ha
cominciato ad operare nel 1961, un reattore da
2-megawatt, a tecnologia Sovietica, basato su
combustibile di uranio dieci-percento-arricchito.
Il reattore fu chiuso per "rinnovamento" durante
gli anni ottanta, ma riprese ad operare nel
1990. Nel 1992, l'Egitto aveva anche firmato un
contratto con l'Invap, Argentina, per la
costruzione di un altro reattore da 22-megawatt,
sempre ad Inshas. Secondo asserzioni di un
ufficiale all'ambasciata dell'Argentina a
Washington DC, la costruzione di questo nuovo
reattore ebbe inizio nel marzo 1993.
E vista sempre l'importanza
storica e strategica dell'ATTIVITA' NUCLEARE
dell'Egitto.... non poteva mancare anche la
documentazione wikileaks... :
Whistleblower site. WikiLeaks has released
documents, published for the first time by
Al-Masry Al-Youm, which reveal that an American
diplomat recommended that the US use information
on the presence of radioactive material in Egypt
as a means of applying diplomatic pressure on
the country.
A voler approfondire si può partire da qui:
http://www.almasryalyoum.com/en/node/460603
Cliccando sulle foto seguenti ingrandite il
documento:
Chiunque
volesse far parte del comitato promotore e
dell'area organizzativa per i rilievi deve
scrivere a RNA in particolare al recapito
nazionale ed a quelli locali della Sardegna:
http://www.nonukes.it/contacts.html
ISCRIVETEVI
ALLA PAGINA DI RNA SU FACEBOOK