IL "NUCLEARE BERLINGUERIANO" - Storia delle Mani in Pasta e del collaborazionismo.

★ Il "Nucleare di sinistra" in Italia e non solo, tra Negazionismo, Mani in pasta, CORRUZIONE e Collaborazionismo. Dall'era delle Finte Opposizioni alla Redenzione "di Governo". 10 Volumi di Fatti, Cronaca e Documenti diffusi da RNA tra il 2009 e il 2011.

My Great Web page

Una ricostruzione che documenta ruolo e funzioni della "sinistra" italiana (ma non solo) sulla deriva nuclearista: dalle partecipazioni statali alle più recenti posizioni assunte in sede di Parlamento Europeo.

di Massimo Greco

 
"Quando uscirono per la prima volta gli articoli diffusi da RNA sul "nucleare berlingueriano"  vi furono molte reazioni reazionarie fanatiche e scomposte da parte della militonza del PD o ad esso contigua, reazioni per nulla differenti, anche nella tossicità stalinista della bava alla bocca, dai ben conosciuti complottisti di grillina memoria e bufalara rossobrunità."

Perché evocare un "nucleare berlingueriano"? Perché un riferimento alla storia del PCI quando oggi siamo nell'era della svolta 100% berlusconiana del PD?

Si scelse di titolare la documentazione partendo da riferimenti storicamente OGGETTIVI, perché ancora come oggi, nel 2009, l'artefatta figura-mito di Berlinguer riesplodeva sui social network come mummia di riferimento delle più inconsistenti forme di gregariato al sistema spacciata come "verginità" di qualcosa che era tutt'altro che "vergine".

Perché per quasi un ventennio fu ai massimi vertici che guidavano il partito, non solo come segretario, e prima ancora fu espressione complice ed attigua ad un politburo di naturalissima espressione stalinista. La sua inaugurazione di politiche di INCIUCIO con la DC non fu altro che coerentissimo processo con il renzismo di oggi e NON è un caso che tanto il PD di oggi (quanto i tumori maligni che hanno rifognato scissioni varie) lo considerano, ancora oggi, gelosissimamente come DEGNA figura di riferimento. Il Che basta e avanza.

Perché gli apparati di Partito, delle Famiglie influenti che erano potenti al tempo di Berlinguer nel PCI, nel surrogato di sindacato, dalle Cooperative da Lega Coop alla UNIPOL BANCA di oggi, nelle Aziende a partecipazione statale, nell'editoria, nelle Banche, sono le stesse identiche di oggi perfino nella progenie. Stessi personaggi, stesse famiglie, stessi ruoli e funzione di potere e collaborazionismo con qualsiasi governo e con la Grande borghesia.

Quindi nulla di più emblematico e rappresentativo si poteva trovare per meglio descrivere il collaborazionismo della sedicente "sinistra" nata con Togliatti.
Poi si può anche vigliaccamente negare qualsiasi realtà per ragioni di interesse mafioso-propagandistico, di fede ignorante o gregariato militonto. Ma la realtà dei Dati di Fatto storici restano e sono inoppugnabili.

Naturalmente tutta la vicenda sul nucleare, che già di per sé è più che emblematica di un modo di essere, fare ed agire della più inciucista delle tradizioni storiche partitocratiche, rappresenta solo una parte di un vastissimo fenomeno che va dal ruolo atlantista e di garanzia sull'ordine pubblico alla co-gestione di poteri che riguardano ogni settore della storia del capitalismo italiano fino alle banche su cui ormai esistono oceani di documenti, spudoratamente ufficiali, su cui troviamo perfin superfluo dilungarci in questa sede.

Le informazioni ed i FATTI che emergono dalle varie sezioni de "Il Nucleare Berlingueriano" dovevano servire a disilludere ampi settori non solo del movimento antinucleare ma anche ambientalista in generale dalle speranze di poter trovare un qualsiasi genere di sponda "tattica" nella più corrotta delle finte opposizioni, a cui purtroppo i movimenti italiani hanno sempre voluto guardare, con speranza, come ad un "punto di riferimento". Cosa che si è sempre rivelata illusoria e tradita, sempre, dall'oggettività più feroce dei dati di fatto.

Le prime diffusioni de "Il Nucleare Berlingueriano" avvennero nel 2009 tramite La Pagina Sociale di RNA su facebook, e quasi contemporaneamente trovando spazio sul web come ad esempio su Indymedia dove furono pubblicati i primi 8 volumi (oggi difficilmente accessibili).

La pubblicazione non è mai piaciuta sia ai settori direttamente gregari al PD, di legambiente, che a quelli attigui di Rifondazione o Sinistra & Libertà con cui comunque RNA ha avuto modo di confrontarsi specialmente tra il 2009 ed il 2011 nel corso di numerosissime iniziative antinucleari promosse da RNA dal Piemonte a Santa Maria di Leuca, su tutto il territorio nazionale, passando anche per le isole. Mal digerita anche dai grillini che proprio in quegli anni, raccogliendo gregariati delusi dalla sinistra, promuoveva l'immagine di Berlinguer come mito assieme a Pertini ed altri specchietti per le allodole per un futuro 30% e passa di consensi elettorali poi effettivamente raggiunti in seguito.

Fra le critiche più tipiche vi era la solita panzanata di un'operazione tesa a "dividire" piuttosto che ad "unificare". Tipica reazione di chi ha interessi strumentali e bottegai nell'unificare ciò che NON è unificabile.

Le dieci sezioni del
"dimenticatoio dei farabutti" si articolano nel tempo, fino ai giorni nostri, partendo anche dalle cronache e documenti degli anni '50 e '60 senza trascurare riferimenti a FAIDE, Complottismi, dossieraggi a mezzo di campagne di stampa del tempo.

Guerra di Lobby del petrolio che si contrappongono alle borghesie europee?

Sicuramente.

Ma a RNA NON interessava allora, come non interessa oggi, schierarsi leninisticamente dalla parte di un marciume o dell'altro.

Quello che conta sono i fatti, i ruoli e le complicità in una tecnologia-disastro, criminale e stragista.

Sta di fatto che per quelle lontane vicende, che però occuparono a lungo anche le prime pagine dei giornali, furono avviate anche indagini ministeriali, oltreché giudiziarie, (si occuperà della questione anche Giovanni Leone, che anni dopo diventerà Presidente della Repubblica). Saltarono teste, vi furono scandali e notabili che finirono in galera con un processo molto discusso, molto sentito dall'opinione pubblica e dalla stampa di allora, che culminò con la condanna di Felice Ippolito a 11 anni di carcere.

Poi abbiamo il "Caso Zorzoli" - Capo della lobby filonucleare nel partito di Berlinguer [(17 gennaio 1993) - Corriere della Sera] - Ritratto di Giambattista Zorzoli, 60 anni, docente al Politecnico di Milano, ex responsabile del settore energia del PCI ed ex consigliere d' amministrazione dell' ENEL; arrestato per concussione nell' ambito dell' inchiesta sugli appalti per le centrali ENEL.

Proseguendo l'indagine con gli anni '70 per arrivare al "PEN" Piano Energetico Nazionale del 1981 e il caso ENEL, i referendum fino ai giorni nostri.

Infine va aggiunta una riflessione più allargata rispetto all'inconsistenza culturale della faziosità della cultura "di sinistra" nei movimenti e riguarda la questione internazionale.
 

Se da un lato si tende a criticare o deprecare il nucleare italiano o americano, o francese o inglese... NON la stessa cosa avviene ad esempio per quello russo o cinese.
La corrotta convinzione che il nucleare di Pechino, di Putin o di Ahmadine Jahhad, passando per quello nord-coreano o per quello bolivarista..., siano mali necessari ma che hanno un senso "antimperialista" è convinzione gobbamente diffusa.
Tanto che nell'era dei social network possiamo tranquillamente assistere a fenomeni diffusi dove se avviene un incidente in Francia, Inghilterra o Stati Uniti il "popolo" della militonza si da un gran da fare nel documentare, diffondere, imprecare e perfino spammare qualsiasi notizia.

Quando la cosa riguarda, invece, qualcosa che accade in oriente scattano immediatamente le barriere del silenzio più vigliacco. È un dato di fatto.

Si denunciano piani di nuclearizzazione dell'"imperialismo occidentale"... ma quando questo riguarda il superbusiness dei supercapitalismi di Russia e Cina cala immediatamente, quanto automaticamente, l'omertà mafiosa più totale.

Da questo atteggiamento, elevato a PRASSI, prassi dura a morire..., RNA ha sempre preso le distanze distinguendosi per aver scelto una strada in totale controtendenza e NON-conforme, molto più corretta e quindi anche onesta.
La stessa analisi può essere, tranquillamente, estesa a qualsiasi tematica di natura ambientale e/o "ambientalista", vale infatti per il Nucleare come per il Petrolio ed il Carbone come per qualsiasi riferimento alla devastazione e saccheggio dei territori.

Questa è l'UNICA via che può restituire onestà e credibilità a qualsiasi movimento ambientalista. Ma per farlo occorrerà eliminare, buttandoli fuori, gli attuali kapò e CAPORALI che fino ad oggi ne hanno impedito uno sviluppo onesto e NON addomesticato della crescita e dell'efficacia politica.



 


 

★ RNA È l'UNICA realtà che coniuga resistenza ambientalista Contro le produttività NOCIVE con la messa in discussione del modello di produzione borghese e dei rapporti di forza Capitale-Salario. ★ Dal 24 Settembre 2009: Questo è il taglio e la motivazione RIGIDA e COERENTE che DETERMINA ogni nostra "AZIONE", scelta di Priorità, pubblicazione, "condivisione" o presa di posizione.

 
“A Nuclear Accident Anywhere Is A Nuclear Accident Everywhere”  

My Great Web page

 

 

 
Home Vecchio indice
Altri Articoli

 

Cover:

 

Thorium Military Proliferation in
Italy - The Map. (english)

di Massimo Greco:

Tutto quello che i fanatici supporters del Business nucleare al torio non vi diranno mai. ____________________________

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO"
Vol. 1 - Intro


Documenti, radici di una cultura industriale. Nomi, Fatti e Fonti inoppugnabili per capire responsabilità, ruoli e scelte che si RIpercuotono sulle Nostre vite di oggi. 10 Volumi per la storia del Movimento Antinucleare in Italia e per la Storia dell'ultranuclearismo politico e istituzionale..

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO"
Vol. 2

Nel 1975, a seguito degli ulteriori aumenti del prezzo del petrolio verificatisi nel corso dell’anno, il governo elaborò, su proposta del Ministro dell’Industria Carlo Donat-Cattin (l'ennesimo "sinistro" di area DC), il Piano Energetico Nazionale, approvato dal CIPE il 23 dicembre 1975..

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 3 - Il "Caso Ippolito"

Nell'agosto del 1963 indiscrezioni giornalistiche sollevano dubbi sulla correttezza dell'operato di Ippolito all'amministrazione del Comitato nazionale energia nucleare.
Ippolito divenne il protagonista del programma pubblico che mise in cantiere i grandi progetti delle nuove centrali elettronucleari di Trino Vercellese, Garigliano e Latina. Il Processo e la Galera.

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" - Vol. 4 - Il "Caso Zorzoli"

Capo della lobby filonucleare nel partito di Berlinguer - Ritratto di Giambattista Zorzoli, 60 anni, docente al Politecnico di Milano, ex responsabile del settore energia del PCI ed ex consigliere d' amministrazione dell' ENEL; arrestato per concussione nell' ambito dell' inchiesta sugli appalti per le centrali ENEL.

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" - Vol. 5 - Il "PEN" Piano Energetico Naz. del 1981 e il caso ENEL.
Nel 1981 si ha l'approvazione del PEN - Piano energetico Nazionale. Il PCI vi votò a favore e contribuì anche alla sua scrittura attraverso emendamenti che furono accolti dalla maggioranza democristiana. D'altra parte la partecipazione compromissoria all'interno delle Partecipazioni Statali era un dato di fatto consolidato da tempo..

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 6 - Anni '80 - Le mani in pasta.

Dopo i vari "casi" d o c u m e n t a t i e le fasi degli anni 70 e primi anni 80 come il PEN, Piano Energetico Nazionale, del 1981, giungiamo all' "Era del Fare"...

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 7 - Anni '80 - La centrale "di sinistra".

TORINO - E' nata tra le cariche della polizia la prima centrale nucleare di sinistra,in una fredda giornata di gennaio che la giunta della Regione Piemonte (Pci-Psi-Psdi) non dimenticherà facilmente.

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 8 - UN AFFARE DA 4.300 MILIARDI

TORINO - Dopo gli scontri con la polizia, le polemiche, anche all'interno delle forze politiche e sindacali che pure si erano schierate a favore: la centrale nucleare di Trino Vercellese si sta trasformando in un boomerang per la giunta di sinistra e per tutto il consiglio regionale che ha approvato a grande maggioranza la realizzazione..

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 9 - Dopo gli anni 90 tra berlusconismo e trame nere della
"nuova sinistra"..

La ripresa del piano energetico nucleare, il ruolo di Prodi gli affari di lega coop e le nuove politiche del "FARE".

Il "NUCLEARE BERLINGUERIANO" -
Vol. 10 - La politica energetica del PD fino al dopo Fukushima, i referendum e il comportamento ultranuclearista a Strasburgo.

Il ruolo avuto fino alla vigilia del Referendum del 2011 ed anche dopo.
I voti nuclearisti al Parlamento Europeo e la politica di devastazione ambientale fino a Renzi

 __________________________

3 Anni fa l'Italia diceva ancora NO al nucleare. Perché NON è finita.
di Daniele Rovai:

___________________________

____________________________