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Quirra. Tribunale di Lanusei. Il Decreto di Sequestro preventivo. I perché di un presa d'atto - RNA News

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Quirra - Tribunale di Lanusei - Il Decreto di sequestro preventivo - RNA News

26 Maggio 2011 - Pervenute tutte le trascrizioni

La trascrizione ad esclusiva opera di RNA viene proposta al solo ed unico scopo di facilitare la lettura dei documenti fotografici qui allegati.


1.327/11 R.G.N.R.


TRIBUNALE DI LANUSEI
Ufficio del giudice per le indagini preliminari

DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO
(Art. 321 cod. proc. pen.) _________________
________________________________________

Il giudice, dott.ssa Paola Murru,

Visti gli atti del proc. n. 327/2011 mod. 21 nei confronti del Gen. Santacroce Tobia, nato a Chieti il 03.01.1946, residente a Firenze [omissis], difeso dal legale di fiducia Avv.to NIGRO' Antonio, del Foro di Firenze, indagato per i seguenti reati:
artt. 434 commi 1° e 2° c.p., art. 575 (con dolo eventuale) c.p. e 328, in Perdasdefogu e comuni limitrofi dal 1980 al 2011.

Vista la richiesta, depositata dal P.M. in sede il giorno 5 maggio 2011, di "sequestro preventivo dell'area terrestre del Poligono Interforze Sperimentale Salto di Quirra autorizzando il prosieguo delle operazioni militare delle Forze Armate, quelle commerciali ed industriali ad esse connesse ed autorizzate dal Ministero della Difesa e facendo divieto assoluto di qualsiasi attività agropastorale; richiesta del seguente testuale tenore:

"Rilevato

1) che dalle dichiarazioni effettuate alla Polizia dal Cap. Ing. Carrusei Giancarlo Ufficiale Tecnico dell'Aeronautica del Ruolo Ingegneri risulta con certezza che in data 25.10.88 è stato sparato un missile con testa di guerra all'uranio impoverito, che è esploso nell'area demaniale controllata dalla
sala operativa di Perdasdefogu;

2) che dalle analisi riportate dal consulente tecnico del PM. Prof. Zucchetti Massimo, Ordinario di fisica nel Politecnico di Torino ed effettuate in un laboratorio del suo ausiliario Ing. Massimo Esposito di Bologna risulta che nelle ossa di un agnello con evidenti malformazioni genetiche (a due teste) è stato rinvenuto uranio impoverito;

3) che dall'annotazione del Corpo Forestale Regionale di Lanusei e di Ulassai risulta che detto animale ha pascolato nella zona di “Monte Cardiga” a Perdasdefogu;

4) che dalle plurime annotazioni e fotografie del Corpo Forestale Regionale di Lanusei e di Ulassai e della Polizia Scientifica di Nuoro risulta che nell'area del Poligono vi sono rifiuti militari da anni accumulati sul terreno nocivi per la salute e molti dei quali risultano interrati in vaste aree del demanio militare all'interno del Poligono PISQ in località Is Pibiris a Perdasdefogu;

5) che dalla documentazione militare che si allega e dalle dichiarazioni di Artizu Mauro, dalla fidanzata di questi e da Contu Cesare risulta con certezza che nell'area demaniale del PISQ di Perdasdefogu sono stati interrati fusti pieni di materiale nocivo (anche napalm) e residui delle grosse esplosioni con le quali venivano distrutte senza alcuna cautela per la salute umana ed animale tutte le munizioni e le bombe obsolete d'Italia negli anni 80 e 90 (tutti gli avanzi di magazzino della II guerra mondiale) trasportate con colonne di camion a Perdasdefogu; tali esplosioni che servivano per distruggere mediante i cosiddetti “brillamenti” le bombe e le munizioni obsolete sono state confermate dal Cap. Carrusei Giancarlo e dal Col. Bertino Antonino.

6) Che sule stesse aree i pastori lasciano da tempo gli animali da allevamento (mucche ed ovini) a pascolare con grave pericolo per la salute pubblica. Il Corpo Forestale ha redatto una annotazione sulla consistenza zootecnica del bestiame, di tipo stanziale e transumante nel Poligono Militare (PISQ) dalla - (fine pag. 2) - quale risulta che 23 allevatori hanno riscontrato aborti o malformazioni nel bestiame allevato e ben sette allevatori hanno dichiarato patologie tumorali diagnosticate a se e a proprio nucleo familiare.

7) che dalla relazione dei veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari risulta che numerosi animali da allevamento all'interno e nelle immediate vicinanze del Poligono Interforze Salto di Quirra con sede a Perdasdefogu nel corso degli anni, hanno presentato delle gravissime malformazioni di tipo genetico (animali a due teste, a sei zampe, con gli occhi dietro le orecchie,ecc) che possono essere state provocate da inquinamento chimico e da sostanze radioattive;

8) che vi sono in atti numerose denunce di familiari di persone le quali, dopo aver frequentato l'area del Poligono militare di Perdasdefogu ed essersi ammalate di linfomi e tumori,sono decedute;

9) che dalla relazione dei veterinari dell'Enea Piscitelli e Carnevali del 12.4.2011 risulta che vi è un grave pericolo alla salute animale e umana già in base agli elementi acquisiti dai veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, senza nemmeno tener conto di quanto è emerso ai punti 1), 2), 3), 4), 5);

10) che dalla relazione della dott.ssa Antonietta Gatti del 22.3.2011, ricercatrice dell'Università di Modena, risulta che nell'area del Poligono "vi sono evidenze di profonda interazione tra le polveri generate dalle combustioni delle attività del Poligono e la salute di uomini ed animali";

11) La stessa attività ordinaria militare ha aggravato il quadro di inquinamento ambientale,in particolare la Squadra Mobile ha esposto che nel corso degli anni sul terreno sono stati dispersi i residui di numerosi missili e razzi con varie quantità di particelle altamente nocive come il cadmio e il tungsteno; per di più dalla consulenza tecnica del Dott. Pier Luigi Caboni e dalle analisi chimico-tossicologiche effettuate su alcuni reperti presi a campione nel Poligono (PISQ) risulta che sono disseminate nel terreno sostanze tossiche come il Cadmio, Rame, Piombo e soprattutto Antimonio in misura superiore ai "valori soglia".

12) Nel corso del procedimento sono sottoposti ad indagine anche:

 - (fine pag. 3) -

Nobile Gilberto, nato a Sostegno (VC) l'11.03.1951,ivi residente ----------------------- dottore in Chimica Industriale Sales Manager Studies & Consultancy Manager SGS.

Fasciani Gabriella, nata a Susa (TO) il 06.01.1963, residente a Villardora (TO) ------------------

chimici che hanno firmato una relazione dell'SGS in data 28.1.2011 a Torino e presentato a Perdasdefogu in data 1.2.2011 per il delitto di falso in atto pubblico (art. 479 e 476 c.p.) dove (tra l'altro) si è attestata la non anomalia della presenza di particelle metalliche nei polmoni e negli altri organi di ovini all'interno del Poligono, perchè rilevati in quantità non differente da quelli riscontrati nelle immediate vicinanze del Poligono, senza tener conto che gli ovini posti all' esterno e nelle immediate vicinanze del Poligono non potevano essere presi a parametro di detti valori, per il semplice motivo che presentavano le stesse patologie e le stesse gravi malformazioni di quelli all'interno proprio a seguito dell'inquinamento dell'aria per le attività militari svolte nel Poligono
(v. relazione delle dott.sse Piscitelli e Carnevali dell'ENEA in data 12.4.2011.

Considerato pertanto che sussiste il fumus del delitto di disastro ambientale art. 434 commi 1 e 2 c.p. (quantomeno colposo ex art.449 c.p.), posto in essere con plurime condotte da militari che hanno accettato il rischio di contaminare in modo grave l'ambiente, nell'intera area terrestre del Poligono militare controllato dalla base di Perdasdefogu fino al 2011, dove vengono rilasciate da
anni provvedimenti di autorizzazione al pascolo degli animali da allevamento, destinati al consumo umano:

a) mediante le numerose distruzioni di bombe e munizioni obsolete senza cautele per la salute che hanno disperso nell'ambiente nanoparticelle metalliche estremamente nocive per la salute, perchè una volta inalate le stesse non possono essere eliminate dall'organismo, entrando in profondità nei singoli tessuti;

b) mediante l'uso di sostanze nocive come l'uranio impoverito, che ha contaminato un animale da allevamento, nonchè il Napalm, il cadmio ed il tungsteno;

 - (fine pag. 4) -

c) mediante l'interramento di rifiuti militari pericolosi in varie aree del Poligono; si consideri che solo alcune aree sono state scoperte da Corpo Forestale che sta faticosamente scavando con una ruspa in un ampia zona in località Pibiris e sta estraendo centinaia di rifiuti militari come copertoni di camion pezzi di alluminio, rifiuti elettronici ricchi di metalli nocivi, oggetti metallici ingombranti di ogni tipo, batterie esauste altamente pericolose per l'ambiente ecc.


Esigenze Cautelari


Bisogna evitare di portare a più gravi conseguenze il reato commesso da ignoti nel corso degli anni in tutta l'area terrestre del Poligono Militare diretto da Perdasdefogu: infatti poiché non si può impedire il proseguo delle attività militari nell'area demaniale, specialmente in un periodo come quello attuale di forte impegno delle Forze Armate Italiane all'estero, l'unico strumento che in questa sede può essere adoperato è quello del sequestro preventivo dell'area demaniale terrestre del poligono (compreso il distaccamento di capo San Lorenzo) con facoltà dell'uso dell'area solo a fini militari e per le attività industriali e commerciali connesse a quelle militari,ma con espresso divieto di pascolo degli animali ed utilizzo da parte di chiunque del terreno a fini agricoli e di pastorizia attività pericolose attualmente per la salute umana ed animale, se svolte sui terreni del Poligono.

Omissis

In sede di esecuzione, questo ufficio provvederà a raccordarsi con i Comuni interessati, per dislocare progressivamente in aree esterne al Poligono i numerosi animali che attualmente pascolano nel P.I.S,Q.


Richiamate integralmente le circostanze e le valutazioni espresse dal P.M.
Nella sua richiesta;
rilevato che i numerosi rilievi fotografici eseguiti nel corso degli accertamenti compiuti nel sito dal Corpo Forestale, evidenziano ictu oculi lo stato di grave degrado di ampie aree facenti parte del Poligono per la presenza e l'avvenuto deposito nel corso degli anni, senza alcuna cautela, di enormi quantitativi di materiale di rifiuto di ogni genere ed in particolare, oltre che di pneumatici e oggetti di metallo di vario genere, di parti di armi, di missili, munizioni, batterie, pezzi di
amianto ecc

 - (fine pag. 5) -

 
ritenuto che gli accertamenti eseguiti nel corso delle indagini sin qui svolte, i cui esiti sono stati riassunti nella richiesta del P.M., consentano di affermare la sussistenza del fumus, quantomeno, del reato di cui all’art. 434 c.p. se non altro nella forma colposa di cui all’art. 449 c.p., reato che può essere integrato, come deve ritenersi avvenuto nella specie, anche da “quegli eventi non immediatamente percepibili, che possono realizzarsi in un arco di tempo anche molto prolungato, che pure producono … compromissione delle caratteristiche di sicurezza, di tutela della salute e di altri valori della persona e della collettività … …” (così Cass. Sez. 4 sent. n. 4675 del 17/05/2006);
ritenuto che l’accumulo sul territorio di imponenti quantitativi di rifiuti speciali di ogni tipo, l’accertata presenza di sostanze tossiche e la ritenuta pericolosità per la salute, alla luce degli accertamenti sin qui eseguiti, delle polveri generate dalle combustioni eseguite all’interno del Poligono costituiscano circostanze atte, allo stato, a ricondurre il fatto all’ipotesi delittuosa del “disastro”, connotato – secondo quanto più volte affermato dalla Suprema Corte e come appare ipotizzabile nel caso in esame – dalla “potenza espansiva del nocumento”, dall’ “attitudine a mettere in pericolo la pubblica incolumità” e integrato da evento “di danno o di pericolo per la pubblica incolumità”, e quindi dalla esposizione a “pericolo, collettivamente, di un numero indeterminato di persone” (così fra le altre Cass. Sez. 3 sent. n. 9418 del 16/1/2008);
ritenuto che l’imponente contaminazione dell’area in oggetto attraverso l’accumulo nel tempo di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, anche altamente pericolosi, abbia una elevata portata distruttiva dell’ambiente con conseguenze gravi, complesse ed estese, tali da provocare un effettivo pericolo per l’incolumità fisica di un numero indeterminato di persone (così Cass. citata), quantomeno attraverso la catena alimentare;
ritenuto che ai fini della integrazione del”disastro” il danno o pericolo di danno realizzatosi non debba essere necessariamente irreversibile, pur se non riparabile con le normali opere di bonifica (così Cass. citata);
ritenuto sussistente il concreto pericolo che la libera disponibilità dell’area di cui si chiede il sequestro, possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato attesa la situazione di grave pericolo per la salute creata dalla protrazione dell’utilizzo delle aree in questione in particolare per usi agricoli e di pastorizia, come sino ad ora avvenuto;
ritenuto peraltro che, alla luce della finalità del sequestro, che implica il divieto assoluto di qualunque attività agropastorale, possa essere autorizzato, come richiesto dal P.M., il prosieguo delle operazioni militari delle Forze Armate, quelle commerciali ed industriali ad esse connesse ed autorizzate dal Ministero della Difesa;
ritenuto pertanto che la richiesta del P.M., debba trovare accoglimento;

PQM
Visto l’art. 321 c.p.p.
DISPONE
il sequestro preventivo dell’area terrestre del Poligono Interforze Sperimentale Salto di Quirra autorizzando il prosieguo delle sole operazioni militari

 - (fine pag. 6) -

delle Forze Armate, quelle commerciali ed industriali ad esse connesse ed autorizzate dal Ministero della Difesa.
Manda al P.M. per l’esecuzione e la nomina del custode e alla cancelleria per gli adempimenti.
Lanusei 12 maggio 2011 Il Giudice

26 Maggio 2011 - Pervenute tutte le trascrizioni ad RNA - Il documento è completo



 

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