La Storica
Gaffe Dell' AD di ENEL, Fulvio Conti, sul Giappone:
Quirra - Procura della Repubblica di Lanusei -
Il Decreto di sequestro preventivo - Parte 2 -
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Uranio. Sardegna. Cosa succede a Quirra. Cosa è
Quirra. Per la Prima Volta nella Storia: una
Procura della Repubblica PRENDE ATTO dei DATI DI
FATTO e procede...
Chernobyl Day
2011 - 25 giorni di Azioni simultanee nel mondo.
Visti gli atti del Proc. n.
327/11 mod. 21
Nei confronti di:
OMISSISS
Tenente Colonnello SANTACROCE Tobia, nato a
Chieti il 03.01.1945 Comandante dell’Ufficio
Inquadramento.
Per il reato di:
a. per il delitto di
disastro ambientale aggravato di cui agli
art. 434 co. 1 e 2 c.p. per aver effettuato
mediante gigantesche esplosioni il brillamento
di tutto il munizionamento e delle bombe
obsolete d’Italia e l’interramento di
numerosissimi rifiuti militari in vaste aree del
poligono Interforze del Salto di Quirra in
Perdasdefogu cagionando così un disastro
ambientale che ha provocato l’insorgenza di
malformazioni e malattie tumorali, in molti casi
mortali, negli animali e nelle persone
frequentanti il poligono (animali di allevamento
e pastori del poligono).
Reato commesso da persone da identificare e dal
T. Col. SANTACROCE Tobia a Perdasdefogu e comuni
limitrofi dal 1980 al 2011.
b. del delitto di omicidio volontario con
dolo eventuale (art. 575 c.p.) di pastori
frequentanti il Poligono Militare PISQ commesso
a Perdasdefogu e nelle isole amministrative dei
Comuni limitrofi dal 1970 al 2011.
Rilevato
1) che dalle analisi
riportate dal consulente tecnico del PM, Prof.
Zucchetti Massimo, Ordinario di fisica nel
Politecnico di Torino ed effettuate in un
laboratorio del suo ausiliario Ing. Massimo
Esposito di Bologna risulta che nelle ossa di un
agnello con evidenti malformazioni genetiche (a
due teste) è stato rilevato uranio impoverito;
2) che dal s.i.t. di Pinna
Italo in data odierna dinanzi al PM e
dall’annotazione del Corpo Forestale Regionale
di Lanusei e di Ulassai (sulla base di
ammissione del Geologo Farci Priamo del
18.4.2011) risulta che detto animale ha
pascolato in località "Ollistincus" nell'isola
amministrativa del Comune di Arzana all'interno
del Poligono PISQ di Perdasdefogu, quindi in
un'area immediatamente adiacente quella dei
brillamenti militari di Torre Gigli e delle
esplosioni del CSM e non ad Escalapiano;
3) che dalle plurime
annotazioni e fotografie del Corpo Forestale
Regionale di Lanusei e di Ulassai e della
Polizia Scientifica di Nuoro risulta che
nell'area del Poligono vi sono rifiuti militari
da anni accumulati sul terreno nocivi per la
salute e molti dei quali risultano interrati in
vaste aree del demanio militare all'interno del
Poligono PISQ in località Is Pibiris a
Perdasdefogu;
4) che dalla
documentazione militare che si allega e
dalle dichiarazioni di Artizzu Mauro, dalla
fidanzata di questi e da Contu Cesare risulta
con certezza che nell'area demaniale del PISQ di
Perdasdefogu sono stati interrati fusti pieni di
materiale nocivo (anche Napalm) e residui delle
grosse esplosioni, con le quali venivano
distrutte senza alcuna cautela per la salute
umana ed animale tutte le munizioni e le bombe
obsolete d'Italia negli anni 80 e 90 (tutti gli
avanzi di magazzino della II guerra mondiale)
trasportate con colonne di camion a Perdasdefogu;
tali esplosioni, che servivano per distruggere
mediante i cosiddetti "brillamenti" le bombe e
le munizioni obsolete, sono state confermate dal
Cap. Carrusei Giancarlo e dal Col Bertino
Antonino.
5) che sulle stesse aree i
pastori lasciano da tempo gli animali da
allevamento (mucche ed ovini) a pascolare con
grave pericolo per la salute pubblica;
6) che dalla relazione dei
veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari
risulta che numerosi animali da allevamento
all'interno e nelle immediate vicinanze del
Poligono Interforze Salto di Quirra con sede a
Perdasdefogu nel corso degli anni, hanno
presentato delle gravissime malformazioni di
tipo genetico (animali a due teste, a sei zampe,
con gli occhi dietro le orecchie, ecc.) che
possono essere state provocate da inquinamento
chimico e da sostanze radioattive; fatto che in
data odierna è stato confermato dall'allevatore
Pinna Italo al PM.
7) che vi sono in atti
numerose denunce di familiari di persone le
quali, dopo aver frequentato l'area del Poligono
militare di Perdasdefogu ed essersi ammalate di
linfomi e tumori, sono decedute;
8) che dalla relazione dei
veterinari dell'Enea Dott.sse Piscitelli e
Carnevali del 12.4.2011 risulta che vi è un
grave pericolo alla salute animale ed umana già
in base agli elementi acquisiti dai veterinari
delle Asl di Lanusei e Cagliari, senza nemmeno
tener conto di quanto è emerso ai punti 1), 2),
3), e 4);
9) che dalla relazione
dott.ssa Antonietta Gatti del 22.3.2011,
ricercatrice dell'Università di Modena, risulta
che nell'area del Poligono " vi sono evidenze di
profonda interazione tra le polveri generate
dalle combustioni delle attività del Poligono e
la salute di uomini e animali";
10) che la stessa attività
ordinaria militare ha aggravato il quadro di
inquinamento ambientale, in particolare la
Squadra Mobile ha esposto che nel corso degli
anni sul terreno sono stati dispersi i residui
di numerosi missili e razzi con varie quantità
di particelle altamente nocive come il cadmio ed
il tungsteno;
11) che gli accertamenti
effettuati dal Dr. Pier Luigi Carboni sul
terreno del PISQ hanno evidenziato la presenza
di metalli pesanti tossici in misura superiore
al normale;
12) Considerato pertanto,
che sussiste il delitto di disastro ambientale
art. 434 commi 1 e 2 c.p (quantomeno colposo ex
art. 449 c.p), posto in essere con plurime
condotte di soggetti che hanno accettato il
rischio di contaminare in modo grave l'ambiente,
nell'intera area terrestre del Poligono militare
controllato dalla base di Perdasdefogu fino al
2011;
a) mediante le numerose
distruzioni di bombe e munizioni obsolete senza
cautela per la salute che hanno disperso
nell'ambiente nano particelle metalliche
estremamente nocive per la salute , perché una
volta inalate le stesse non possono essere
eliminate dall'organismo, entrando in profondità
nei
singoli tessuti;
b) mediante l'uso di sostanze
nocive come l'uranio impoverito, che ha
contaminato un animale di allevamento, nonché il
Napalm, il cadmio ed il tungsteno;
c) mediante l'interramento
sistematico di rifiuti militari pericolosi, in
vaste aree del Poligono: si consideri che solo
alcune aree sono state scoperte dal Corpo
Forestale e dalla Polizia di Stato che stanno
faticosamente scavando con una ruspa in un'ampia
zona in località Is Pibiris e stanno estraendo
centinaia di rifiuti militari come copertoni di
camion, pezzi di amianto, rifiuti elettronici
ricchi di metalli nocivi, oggetti metallici
ingombranti di ogni tipo, batterie esauste
altamente pericolose per l'ambiente ecc.
13) Considerato che
dalla informativa del Corpo Forestale del 10
maggio 2011 risultano non solo le numerose
concessioni all'uso pascolo dei terreni del
poligono, ma anche una analitica descrizione del
bacino idrografico, attraverso il quale la
maggior parte delle acque superficiali del Salto
di Quirra. Viene canalizzata in un reticolo di
inpluvi naturali che hanno il loro sbocco nelle
valli
di San Giorgio e Stuvarai con gli omonimi rii
confluenti nel rio Quirra. Sempre nel rio Quirra
confluiscono attraverso il rio Corr'eCerbu le
acque convogliate dall'altipiano nella valle di
Bacu Locci. Tutte le acque raccolte nel rio
Quirra vengono poi immesse in un sistema a
meandri e di foce che prende il nome di Flumini
Durci e che, con i suoi bracci morti e le piane
inondabili, costituisce le aree umide degli
stagni di Murtas e s'Acqua Durci, designate area
S.I.C. Nella
stessa area S.I.C sono comprese anche le
contigue arre umide generate dal sistema di foce
del rio Pisale terminale di un reticolo fluviale
minore, anch'esso in buona parte degradante dal
Salto di Quirra ed avente per collettore il rio
Tintinau. Proprio l'arca del rio Tintinau viene
indicata per la particolare incidenza di
patologie tumorali diagnosticate su persone ivi
residenti. Si rileva
inoltre l'esistenza di una struttura adibita
alla raccolta e potabilizzazione di acque da
immettere nela condotta idrica che tutt'oggi
alimenta la piccola frazione di Quirra e che in
passato forniva anche l'acquedotto di Villaputzu.
14) Considerato che
dalle dichiarazioni rese da SIDDI Paola il 5
maggio 2011 risultano gravi sospetti
dell'utilizzazione per fini domestici
dell'abitato di Villaputzu e della frazione
di Quirra dell'acqua proveniente dalle sorgenti
che hanno origine ai piedi dell'Altopiano del
Salto di Quirra e che tale uso può essere una
delle cause dei tumori e linfomi di cui è
affetta la Siddi stessa e le persone da Lei
indicate nell'abitato di Villaputzu;
15. Considerato che
dall'importante relazione odierna degli
ispettori della Polizia di Stato della Squadra
Mobile di Nuoro e della sezione di P. G. di
Lanusei che si sono recati sul posto insieme
alla Polizia Scientifica risulta che "le acque
utilizzate per l'approvvigionamento della
frazione di Quirra avevano le loro sorgenti e
raccolta all'interno dell'area del Poligono
Militare omonimo, infatti il torrente dopo un
percorso all'interno dell'area predetta, in
parte sotterraneo o non visibile a causa della
folta vegetazione e del terreno scosceso ed
impervio, riemerge nella parte superiore della
località "Sa Maista" dove viene raccolta in
una struttura in cemento. Successivamente
l'acqua risulta convogliata all'interno di un
tubo metallico fino ad un ulteriore deposito,
dove confluisce per essere clorata. Da
successivi accertamenti esperiti a mezzo del
fontaniere del posto si appurava che l'acqua
accolta nella predetta località serve al
fabbisogno della frazione di Quirra".
16. considerato che
dalla relazione la data odierna del geologo
Priamo Farci risulta acclarato che le particelle
nocive generate dalle aree delle esercitazioni e
sperimentazioni militari nel PISQ possono
giungere nella rete idrica della frazione di
Quirra e dell'intero Comune di Villaputzu.
17. Considerato che,
così come richiesto dal Corpo Forestale a pagina
13 della nota del 10 maggio u.s., è necessario
sottoporre ad analisi chimico-fisiche le acque
ed i sedimenti da campionare nel vascone di
accumulo e negli stadi successivi della condotta
idrica in localita "Sa Maista" sita all'interno
del poligono PISQ e nel suo settore orientale
degradante nella valle del rio Quirra, per
trovare riscontri probatori dell'avvenuta
adulterazione delle acque destinate
all'alimentazione nel corso degli anni durante i
quali numerose persone di Villaputzu e di Quirra
si sono ammalate di leucemie e tumori e sono poi
decedute.
18. Considerato infatti
che dalle dichiarazioni rese in data odierna
agli ispettori Carta Angelo e Sechi Roberto dal
fontaniere comunale di Villaputzu Bonu Franco,
risultano ulteriori conferme di quanto indicato
dalla SIDDI e dal Corpo Forestale nei punti
precedenti.
19. Considerato che è
assolutamente necessario impedire la
manomissione delle condotte idriche e dei corsi
d'acqua sopra indicati, almeno fino al
completamento delle operazioni di accertamento
sui luoghi, noché fino alla assunzione quali
persone informate dei fatti di tutti coloro
(responsabili pro tempore dell'Ufficio tecnico,
operai forestali e comunali, ecc.) che sono
intervenuti a far confluire le acque suddette
nei bacini idrici potabili dell'abitato dei
comuni di Villaputzu e di Quirra, anche sulla
base degli acquisendi elaborati tecnici redatti
da coloro che hanno gestito la struttura idrica.
P.Q.M.
Visti gli articoli 253 cpp. e
seguenti dispone il sequestro probatorio delle
sorgenti, dei corsi d’acqua che hanno origine
nel bacino idrografico del Rio Quirra e del
sistema di accumulo e di condutture idriche che
dal Poligono PISQ di Perdasdefogu, attraversando
altre località, giungono all’abitato di
Villaputzu e della frazione di Quirra, nonché le
sorgenti, i canali, i pozzetti naturali o
artificiali di raccolta delle acque, che
dall’area a monte dei brillamenti militari in
zona Torre Gigli e Accu Perda Majori nel
Poligono di Perdasdefogu confluiscono nel
medesimo bacino idrografico del Rio Quirra fino
agli allacci idrici dell’abitato di Villaputzu e
Quirra, facendo divieto a chiunque di modificare
lo stato dei luoghi naturali o artificiali.
Manda per l’esecuzione al
Corpo Forestale di Lanusei e Ulassai ed alla
squadra Mobile di Nuoro con Facoltà di subdelega
e con l’ausilio del Geologo Farci Priamo, i
quali avranno cura di posizionare appositi
cartelli di sequestro per impedire a chiunque di
modificare il percorso dell’acqua e lo stato dei
luoghi.
Manda per opportuna
conoscenza il presente provvedimento al S.E. il
Procuratore Generale presso la Corte di Appello
di Cagliari, al Sig. Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale ordinario di
Cagliari e, per quanto di rispettiva competenza,
al Sindaco di Villapuzzu, al Sindaco di Arzana,
al Sindaco di Perdasdefogu, al Sindaco di
Tertenia, ai competenti Uffici sanitari delle
A.S.L. di Cagliari e Lanusei, nonché
all’Amministrazione Militare del P.I.S.Q. agli
altri enti (Abbanoa ecc.) che hanno gestito e
gestiscono detta rete idrica.
Lanusei 11maggio 2011
IL PROCURATORE DELLA
REPUBBLICA
Dr. Domenico Fiordalisi
26 Maggio 2011 - Pervenute tutte le trascrizioni
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