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Quirra - Procura della Repubblica di Lanusei - Il Decreto di sequestro preventivo - Parte 2 -  RNA News

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Quirra - Procura della Repubblica di Lanusei - Il Decreto di sequestro preventivo - Parte 2 -  RNA News

26 Maggio 2011 - Pervenute tutte le trascrizioni

La trascrizione ad esclusiva opera di RNA viene proposta al solo ed unico scopo di facilitare la lettura dei documenti fotografici qui allegati.

n.327/11 R.G.N.R.


PROCURA DELLA REPUBBLICA
Presso il Tribunale di Lanusei

DECRETO SEQUESTRO PROBATORIO
_________________
________________________________________

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Visti gli atti del Proc. n. 327/11 mod. 21
Nei confronti di:
OMISSISS
Tenente Colonnello SANTACROCE Tobia, nato a Chieti il 03.01.1945 Comandante dell’Ufficio Inquadramento.

Per il reato di:

a. per il delitto di disastro ambientale aggravato di cui agli art. 434 co. 1 e 2 c.p. per aver effettuato mediante gigantesche esplosioni il brillamento di tutto il munizionamento e delle bombe obsolete d’Italia e l’interramento di numerosissimi rifiuti militari in vaste aree del poligono Interforze del Salto di Quirra in Perdasdefogu cagionando così un disastro ambientale che ha provocato l’insorgenza di malformazioni e malattie tumorali, in molti casi mortali, negli animali e nelle persone frequentanti il poligono (animali di allevamento e pastori del poligono).
Reato commesso da persone da identificare e dal T. Col. SANTACROCE Tobia a Perdasdefogu e comuni limitrofi dal 1980 al 2011.

b. del delitto di omicidio volontario con dolo eventuale (art. 575 c.p.) di pastori frequentanti il Poligono Militare PISQ commesso a Perdasdefogu e nelle isole amministrative dei Comuni limitrofi dal 1970 al 2011.

Rilevato

1) che dalle analisi riportate dal consulente tecnico del PM, Prof. Zucchetti Massimo, Ordinario di fisica nel Politecnico di Torino ed effettuate in un laboratorio del suo ausiliario Ing. Massimo Esposito di Bologna risulta che nelle ossa di un agnello con evidenti malformazioni genetiche (a due teste) è stato rilevato uranio impoverito;

2) che dal s.i.t. di Pinna Italo in data odierna dinanzi al PM e dall’annotazione del Corpo Forestale Regionale di Lanusei e di Ulassai (sulla base di ammissione del Geologo Farci Priamo del 18.4.2011) risulta che detto animale ha pascolato in località "Ollistincus" nell'isola amministrativa del Comune di Arzana all'interno del Poligono PISQ di Perdasdefogu, quindi in un'area immediatamente adiacente quella dei brillamenti militari di Torre Gigli e delle esplosioni del CSM e non ad Escalapiano;

3) che dalle plurime annotazioni e fotografie del Corpo Forestale Regionale di Lanusei e di Ulassai e della Polizia Scientifica di Nuoro risulta che nell'area del Poligono vi sono rifiuti militari da anni accumulati sul terreno nocivi per la salute e molti dei quali risultano interrati in vaste aree del demanio militare all'interno del Poligono PISQ in località Is Pibiris a Perdasdefogu;

4) che dalla documentazione militare che si allega e dalle dichiarazioni di Artizzu Mauro, dalla fidanzata di questi e da Contu Cesare risulta con certezza che nell'area demaniale del PISQ di Perdasdefogu sono stati interrati fusti pieni di materiale nocivo (anche Napalm) e residui delle grosse esplosioni, con le quali venivano distrutte senza alcuna cautela per la salute umana ed animale tutte le munizioni e le bombe obsolete d'Italia negli anni 80 e 90 (tutti gli avanzi di magazzino della II guerra mondiale) trasportate con colonne di camion a Perdasdefogu; tali esplosioni, che servivano per distruggere mediante i cosiddetti "brillamenti" le bombe e le munizioni obsolete, sono state confermate dal Cap. Carrusei Giancarlo e dal Col Bertino Antonino.

5) che sulle stesse aree i pastori lasciano da tempo gli animali da allevamento (mucche ed ovini) a pascolare con grave pericolo per la salute pubblica;

6) che dalla relazione dei veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari risulta che numerosi animali da allevamento all'interno e nelle immediate vicinanze del Poligono Interforze Salto di Quirra con sede a Perdasdefogu nel corso degli anni, hanno presentato delle gravissime malformazioni di tipo genetico (animali a due teste, a sei zampe, con gli occhi dietro le orecchie, ecc.) che possono essere state provocate da inquinamento chimico e da sostanze radioattive; fatto che in data odierna è stato confermato dall'allevatore Pinna Italo al PM.

7) che vi sono in atti numerose denunce di familiari di persone le quali, dopo aver frequentato l'area del Poligono militare di Perdasdefogu ed essersi ammalate di linfomi e tumori, sono decedute;

8) che dalla relazione dei veterinari dell'Enea Dott.sse Piscitelli e Carnevali del 12.4.2011 risulta che vi è un grave pericolo alla salute animale ed umana già in base agli elementi acquisiti dai veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, senza nemmeno tener conto di quanto è emerso ai punti 1), 2), 3), e 4);

9) che dalla relazione dott.ssa Antonietta Gatti del 22.3.2011, ricercatrice dell'Università di Modena, risulta che nell'area del Poligono " vi sono evidenze di profonda interazione tra le polveri generate dalle combustioni delle attività del Poligono e la salute di uomini e animali";

10) che la stessa attività ordinaria militare ha aggravato il quadro di inquinamento ambientale, in particolare la Squadra Mobile ha esposto che nel corso degli anni sul terreno sono stati dispersi i residui di numerosi missili e razzi con varie quantità di particelle altamente nocive come il cadmio ed il tungsteno;

11) che gli accertamenti effettuati dal Dr. Pier Luigi Carboni sul terreno del PISQ hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti tossici in misura superiore al normale;

12) Considerato pertanto, che sussiste il delitto di disastro ambientale art. 434 commi 1 e 2 c.p (quantomeno colposo ex art. 449 c.p), posto in essere con plurime condotte di soggetti che hanno accettato il rischio di contaminare in modo grave l'ambiente, nell'intera area terrestre del Poligono militare controllato dalla base di Perdasdefogu fino al 2011;

a) mediante le numerose distruzioni di bombe e munizioni obsolete senza cautela per la salute che hanno disperso nell'ambiente nano particelle metalliche estremamente nocive per la salute , perché una volta inalate le stesse non possono essere eliminate dall'organismo, entrando in profondità nei
singoli tessuti;

b) mediante l'uso di sostanze nocive come l'uranio impoverito, che ha contaminato un animale di allevamento, nonché il Napalm, il cadmio ed il tungsteno;

c) mediante l'interramento sistematico di rifiuti militari pericolosi, in vaste aree del Poligono: si consideri che solo alcune aree sono state scoperte dal Corpo Forestale e dalla Polizia di Stato che stanno faticosamente scavando con una ruspa in un'ampia zona in località Is Pibiris e stanno estraendo centinaia di rifiuti militari come copertoni di camion, pezzi di amianto, rifiuti elettronici
ricchi di metalli nocivi, oggetti metallici ingombranti di ogni tipo, batterie esauste altamente pericolose per l'ambiente ecc.

13) Considerato che dalla informativa del Corpo Forestale del 10 maggio 2011 risultano non solo le numerose concessioni all'uso pascolo dei terreni del poligono, ma anche una analitica descrizione del bacino idrografico, attraverso il quale la maggior parte delle acque superficiali del Salto di Quirra. Viene canalizzata in un reticolo di inpluvi naturali che hanno il loro sbocco nelle valli
di San Giorgio e Stuvarai con gli omonimi rii confluenti nel rio Quirra. Sempre nel rio Quirra confluiscono attraverso il rio Corr'eCerbu le acque convogliate dall'altipiano nella valle di Bacu Locci. Tutte le acque raccolte nel rio Quirra vengono poi immesse in un sistema a meandri e di foce che prende il nome di Flumini Durci e che, con i suoi bracci morti e le piane inondabili, costituisce le aree umide degli stagni di Murtas e s'Acqua Durci, designate area S.I.C. Nella
stessa area S.I.C sono comprese anche le contigue arre umide generate dal sistema di foce del rio Pisale terminale di un reticolo fluviale minore, anch'esso in buona parte degradante dal Salto di Quirra ed avente per collettore il rio Tintinau. Proprio l'arca del rio Tintinau viene indicata per la particolare incidenza di patologie tumorali diagnosticate su persone ivi residenti. Si rileva
inoltre l'esistenza di una struttura adibita alla raccolta e potabilizzazione di acque da immettere nela condotta idrica che tutt'oggi alimenta la piccola frazione di Quirra e che in passato forniva anche l'acquedotto di Villaputzu.

14) Considerato che dalle dichiarazioni rese da SIDDI Paola il 5 maggio 2011 risultano gravi sospetti dell'utilizzazione per fini domestici dell'abitato di Villaputzu e della frazione di Quirra dell'acqua proveniente dalle sorgenti che hanno origine ai piedi dell'Altopiano del Salto di Quirra e che tale uso può essere una delle cause dei tumori e linfomi di cui è affetta la Siddi stessa e le persone da Lei indicate nell'abitato di Villaputzu;

15. Considerato che dall'importante relazione odierna degli ispettori della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Nuoro e della sezione di P. G. di Lanusei che si sono recati sul posto insieme alla Polizia Scientifica risulta che "le acque utilizzate per l'approvvigionamento della frazione di Quirra avevano le loro sorgenti e raccolta all'interno dell'area del Poligono Militare omonimo, infatti il torrente dopo un percorso all'interno dell'area predetta, in parte sotterraneo o non visibile a causa della folta vegetazione e del terreno scosceso ed impervio, riemerge nella parte superiore della località "Sa Maista" dove viene raccolta in una struttura in cemento. Successivamente l'acqua risulta convogliata all'interno di un tubo metallico fino ad un ulteriore deposito, dove confluisce per essere clorata. Da successivi accertamenti esperiti a mezzo del fontaniere del posto si appurava che l'acqua accolta nella predetta località serve al fabbisogno della frazione di Quirra".

16. considerato che dalla relazione la data odierna del geologo Priamo Farci risulta acclarato che le particelle nocive generate dalle aree delle esercitazioni e sperimentazioni militari nel PISQ possono giungere nella rete idrica della frazione di Quirra e dell'intero Comune di Villaputzu.

17. Considerato che, così come richiesto dal Corpo Forestale a pagina 13 della nota del 10 maggio u.s., è necessario sottoporre ad analisi chimico-fisiche le acque ed i sedimenti da campionare nel vascone di accumulo e negli stadi successivi della condotta idrica in localita "Sa Maista" sita all'interno del poligono PISQ e nel suo settore orientale degradante nella valle del rio Quirra, per trovare riscontri probatori dell'avvenuta adulterazione delle acque destinate all'alimentazione nel corso degli anni durante i quali numerose persone di Villaputzu e di Quirra si sono ammalate di leucemie e tumori e sono poi decedute.

18. Considerato infatti che dalle dichiarazioni rese in data odierna agli ispettori Carta Angelo e Sechi Roberto dal fontaniere comunale di Villaputzu Bonu Franco, risultano ulteriori conferme di quanto indicato dalla SIDDI e dal Corpo Forestale nei punti precedenti.

19. Considerato che è assolutamente necessario impedire la manomissione delle condotte idriche e dei corsi d'acqua sopra indicati, almeno fino al completamento delle operazioni di accertamento sui luoghi, noché fino alla assunzione quali persone informate dei fatti di tutti coloro (responsabili pro tempore dell'Ufficio tecnico, operai forestali e comunali, ecc.) che sono intervenuti a far confluire le acque suddette nei bacini idrici potabili dell'abitato dei comuni di Villaputzu e di Quirra, anche sulla base degli acquisendi elaborati tecnici redatti da coloro che hanno gestito la struttura idrica.

P.Q.M.

Visti gli articoli 253 cpp. e seguenti dispone il sequestro probatorio delle sorgenti, dei corsi d’acqua che hanno origine nel bacino idrografico del Rio Quirra e del sistema di accumulo e di condutture idriche che dal Poligono PISQ di Perdasdefogu, attraversando altre località, giungono all’abitato di Villaputzu e della frazione di Quirra, nonché le sorgenti, i canali, i pozzetti naturali o artificiali di raccolta delle acque, che dall’area a monte dei brillamenti militari in zona Torre Gigli e Accu Perda Majori nel Poligono di Perdasdefogu confluiscono nel medesimo bacino idrografico del Rio Quirra fino agli allacci idrici dell’abitato di Villaputzu e Quirra, facendo divieto a chiunque di modificare lo stato dei luoghi naturali o artificiali.

Manda per l’esecuzione al Corpo Forestale di Lanusei e Ulassai ed alla squadra Mobile di Nuoro con Facoltà di subdelega e con l’ausilio del Geologo Farci Priamo, i quali avranno cura di posizionare appositi cartelli di sequestro per impedire a chiunque di modificare il percorso dell’acqua e lo stato dei luoghi.

Manda per opportuna conoscenza il presente provvedimento al S.E. il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Cagliari, al Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Cagliari e, per quanto di rispettiva competenza, al Sindaco di Villapuzzu, al Sindaco di Arzana, al Sindaco di Perdasdefogu, al Sindaco di Tertenia, ai competenti Uffici sanitari delle A.S.L. di Cagliari e Lanusei, nonché all’Amministrazione Militare del P.I.S.Q. agli altri enti (Abbanoa ecc.) che hanno gestito e gestiscono detta rete idrica.


Lanusei 11maggio 2011

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Dr. Domenico Fiordalisi

26 Maggio 2011 - Pervenute tutte le trascrizioni ad RNA - Il documento è completo


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