Paura e preoccupazioni dei
residenti delle città limitrofe alla centrale nucleare San Onofre
A Febbraio i due reattori sono stati bloccati in
via precauzionale ed i gestori, con la
complicità dei media, hanno minimizzato i rischi
ed i dati sulle perdite, assicurando che si
trattava di un incidente di "modesta entità" e
che non vi erano rischi né per i dipendenti né
per i residenti nelle vicinanze dell'impianto.
Secondo quanto riportato il 30 Marzo
dall'articolo di Rick Rojas, per il Los Angeles
Times: "Cresce la paura nelle città della contea
di Orange, vicine alla centrale nucleare di San
Onofre"
Le autorità della vicina San Clemente e Laguna
Beach hanno reso noto le proprie preoccupazioni
in seguito al significativo logorio rilevato in
centinaia di tubi che trasportano acqua
radioattiva presso l'impianto.
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California -
Paura e preoccupazioni dei
residenti delle città limitrofe alla centrale
nucleare di San Onofre
Traduzione di RNA NEWS
31 Marzo 2012
La centrale nucleare di San
Onofre, situata sul litorale nord della
Contea di San Diego, vicino la città di San
Clemente (di proprietà di un consorzio composto
dalla Southern California Edison, dalla San
Diego Gas & Electric e dalle città di Riverside
e Anaheim), negli ultimi mesi è stata teatro di
ripetuti allarmi e preoccupazioni.
La centrale si trova in una delle aree a
rischio sismico più importanti al mondo.
L'impianto di San Onofre era stato spento per
manutenzione ordinaria lo scorso ottobre, per
poi essere comunque riattivato a metà novembre,
ma negli ultimi mesi ha registrato numerosi
allarmi circa rotture di tubi e perdite, tanto
che subito dopo, a gennaio, è stato nuovamente
arrestato.
A febbraio inoltre due reattori erano stati
bloccati in via precauzionale ed i gestori,
con la complicità dei media, avevano minimizzato
i rischi ed i dati sulle perdite, assicurando
che si trattava di un incidente di "modesta
entità" e che non vi erano rischi né per i
dipendenti né per i residenti nelle vicinanze
dell'impianto.
Secondo quanto riportato il 30 di Marzo
dall'articolo di Rick Rojas, per il Los Angeles
Times:
"Cresce la paura nelle città della contea di
Orange, vicine alla centrale nucleare di San
Onofre"
Le autorità della vicina San Clemente e Laguna
Beach hanno reso note le proprie preoccupazioni
in seguito al significativo logorio rilevato in
centinaia di tubi che trasportano acqua
radioattiva presso l'impianto.
Le preoccupazioni sulla sicurezza della
centrale nucleare di San Onofre stanno
crescendo tra le città di Orange County più
vicine alla struttura, chiusa da gennaio a causa
di errori di sistema.
Le autorità della vicina San Clemente e Laguna
Beach, entrambe all'interno della zona di 20
miglia circostante la struttura di San Onofre,
hanno espresso le proprie paure dopo che è stato
rilevato il notevole logorio di centinaia di
tubi che trasportano acqua radioattiva
all'interno dei generatori dell'impianto.
I residenti delle località balneari di Orange
County hanno vissuto per anni con la doppia
cupola della centrale nucleare sullo sfondo.
A San Clemente, che si trova all'interno della
zona di evacuazione di 10 miglia, sono state
distribuite le pasticche di iodio e gli allarmi
delle sirene sono diventati un dato di fatto.
Ma con le scene del disastro nucleare in
Giappone ancora fresche nella mente delle
persone, la recente chiusura ha aumentato la
consapevolezza sui problemi nucleari ed ha
spinto i critici a raddoppiare la propria
disapprovazione.
Alcune autorità della città ora chiedono lo
smantellamento del sito di San Onofre. La
licenza dell'impianto scadrà nel 2022.
"L'impianto dovrebbe essere spento",
sostiene Verna Rollinger, sindaco pro tempore di
Laguna Beach. "Non l'ho mai sostenuto, e vorrei
che l'energia nucleare fosse sicura perché è una
fonte di energia relativamente pulita, ma è
anche talmente pericolosa che non credo che
dovremmo fare affidamento a questa per le nostre
esigenze energetiche future." Ha inoltre
aggiunto: "Penso che la gente sia preoccupata, e
lo è per delle buone ragioni."
Il sindaco di San Clemente, Lori Donchak,
ha scritto ai funzionari federali invitandoli a
chiedere un deposito fisso per lo smaltimento
del combustibile nucleare esaurito, ed altri
hanno chiesto di allargare la zona di
evacuazione oltre l'attuale raggio di 10 miglia.
I funzionari della commissione di
regolamentazione sostengono che l'impianto è
sicuro e che il processo di riparazione dei tubi
danneggiati è parte degli sforzi volti a
garantire che coloro che vivono nelle vicinanze
non sono in pericolo.
"San Onofre sta funzionando in tutta sicurezza,
questa è la linea di fondo", ha detto Victor
Dricks, portavoce della Nuclear Regulatory
Commission.
Ma visto che l'impianto è stato off-line per
qualche tempo, e l'energia elettrica è stata
elargita con continuità e senza interruzioni ad
abitazioni e aziende, alcuni chiedono perché
l'impianto debba tornare a funzionare. "La
domanda è: sarebbe difficile riuscire a fare a
meno dell'impianto?", ha chiesto il sindaco
Rollinger.
La Southern California Edison, gestore
dell'impianto di San Onofre, sostiene che
l'impianto è fondamentale per fornire energia
elettrica ad un'area densamente popolata, e ad
alto dispendio energetico, come quella della
California Meridionale, dove il 20% del consumo
di energia elettrica proviene da impianti
nucleari.
"San Onofre è essenziale per la stabilità della
rete", ha detto Jennifer Manfrey, portavoce
della società, che ha aggiunto che l'azienda sta
colmando la differenza con l'acquisto di energia
proveniente da diverse fonti presenti sul
mercato - una soluzione che non può continuare
all'infinito, soprattutto in previsione
dell'aumento dei consumi nei mesi estivi. Altre
fonti energetiche pulite, come l'eolico ed il
solare, non sono sufficienti a colmare il
divario.
Ma Marion Pack, un'organizzatrice ed attivista
che si oppone all'impianto, sostiene che il
prezzo per questa fonte di energia è ancora
troppo alto. "La necessità di disporre di tutte
queste misure di sicurezza", ha detto, "sta a
significare che il suo pericolo è intrinseco."
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